Dart sta seguendo la strada giusta. A confermarlo sono alcuni dei telescopi più potenti al mondo, utilizzati per verificare il futuro punto di arrivo della prima impresa che tenterà la deviazione di un asteroide da parte di una sonda.

Dopo una campagna osservativa di sei notti, il team di missione ha confermato i calcoli fatti in precedenza sull’orbita di Dimorphos – l’asteroide bersaglio di Dart – intorno all’asteroide più grande Didymos. E, cosa più importante, i dati hanno confermato la posizione in cui ci si aspetta che l’asteroide si trovi al momento dell’impatto con la sonda, previsto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2022.

Nell’immagine in alto, scattata la notte del 7 luglio 2022 dal Lowell Discovery Telescope vicino a Flagstaff, in Arizona, si vede la posizione esatta dell’asteroide madre Didymos (nel cerchio rosso). In questa sequenza accelerata è possibile anche seguire la traiettoria dell’asteroide.

«Le misurazioni effettuate dal team all’inizio del 2021 sono state fondamentali per assicurarsi che Dart arrivasse nel posto giusto al momento giusto per l’impatto cinetico con Dimorphos – ha dichiarato Andy Rivkin, co-responsabile del team di ricerca Dart presso il Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory di Laurel, Maryland. – Le nuove osservazioni ci confermano questi dati, dimostrando che non abbiamo bisogno di cambiamenti di rotta e che siamo già a buon punto».

Partita nel novembre 2021, la missione Dart della Nasa è la prima dimostrazione di difesa planetaria contro un asteroide. A testimoniare lo scontro sarà il cubesat italiano LiciaCube, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana e realizzato da Argotec, che effettuerà uno dei flyby più veloci mai compiuti nello spazio e scatterà immagini ad alta risoluzione del cratere da impatto e dei detriti generati dalla fenomenale collisione a circa 11 milioni di chilometri da noi.

 

Crediti immagine: Lowell Observatory/N. Moskovitz