«We are going back» così ha affermato l’amministratore della Nasa Bill Nelson riferendosi ad Artemis I, durante la prima di due conferenze con cui questa settimana Nasa presenta nei dettagli la missione. Artemis I è il primo step del programma lunare Artemis con cui l’agenzia mira a riportare l’uomo sul nostro satellite. L’incontro di oggi ha fornito una panoramica sulla missione, a 26 giorni dall’apertura della prima finestra di lancio, prevista non prima di lunedì 29 agosto.

Questa missione inaugurale è la prima di una serie di complesse missioni con cui si suddivide il programma lunare di Nasa. Un primo test in cui verrà inaugurato lo Space Launch System (Sls) il razzo che, come affermato da Nelson, è «l’unico capace di portare l’uomo nello spazio profondo e il più potete al mondo».

Nei giorni scorsi Nasa ha dichiarato di essere vicina al completamento delle operazioni per il razzo Sls e la navicella Orion previste nel Vehicle Assembly Building (Vab) del Kennedy Space Center in Florida. I team Nasa hanno, tuttavia, pianificato ulteriori opportunità di lancio il 2 e il 5 settembre, nell’eventualità fosse necessario più di un tentativo per il lancio inaugurale del razzo.
Se, al contrario, il 29 agosto andasse tutto secondo i piani Nasa, per la missione Artemis I sarebbe previsto un rientro a Terra per lunedì 10 ottobre.

«È solo l’inizio – ha affermato Nelson – abbiamo sempre da imparare per sviluppare nuovi razzi, diversi, più grandi e più complessi».

Prevista senza equipaggio, questa prima missione durerà complessivamente 42 giorni e aprirà la strada alle successive esplorazioni umane lunari previste dal programma Artemis.

«Stiamo andando sulla Luna per imparare, per capire come qui vi potrà sopravvivere l’uomo – ha affermato Nelson – Ci stiamo andando anche per comprendere come usare le risorse e diventare così abili nel costruire cose per le missioni future che porteranno l’uomo nello spazio profondo».

Come ha ricordato Nelson, la missione prevede un viaggio spaziale che non si limiterà all’itinerario Terra-Luna andata e ritorno, ma sperimenterà diverse traiettorie orbitali proprio con lo scopo di fornire più informazioni possibili per le missioni successive con i primi equipaggi.

Sottolineando che sulla Luna «stiamo andando insieme con partner commerciali e partner internazionali», l’amministratore Nasa ha ricordato, infine, che Artemis II, la seconda missione del programma lunare, prevede di mandare il primo astronauta canadese verso la Luna e il primo europeo e il primo giapponese in orbita lunare.

Questa prima missione sarà ‘accompagnata’ da uno speciale fotoreporter: si tratta di Argomoon, un nano satellite tutto italiano, commissionato dell’Agenzia Spaziale Italiana alla società Argotec di Torino, che riprenderà le manovre dello Space Launch System.

Immagine in evidenza: lo Space Launch System (Sls) Artemis I e alla navicella Orion in cima al lanciatore mobile al Launch Pad 39B del Kennedy Space Center della Nasa, in Florida, il 30 giugno 2022 Crediti: Nasa