Lo scorso 12 luglio il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher, ha annunciato che il Consiglio dell’Agenzia Spaziale Europea ha formalmente deciso di interrompere la collaborazione con la Russia per la missione ExoMars.
La cooperazione con la Russia era stata sospesa già da marzo, durante la riunione del Consiglio Esa, nella quale sono stati valutati gli impatti della guerra in Ucraina sui programmi dell’Agenzia.
«Le circostanze che hanno portato alla sospensione della cooperazione con Roscosmos – ha dichiarato Aschbacher – la guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni continuano a prevalere».
Subito dopo il Consiglio di marzo l’Esa ha prontamente esaminato le varie opzioni a disposizione per il proseguimento della missione, che ha come obiettivo la ricerca di vita presente o passata sul pianeta rosso. L’accordo prevedeva che la Russia avrebbe dovuto fornire il vettore Proton per il lancio dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, la piattaforma di atterraggio Kazachok per il rover Rosalind Franklin e altri strumenti a bordo. Le possibilità finora prese in considerazione prevedono una collaborazione con la Nasa o iniziative a livello europeo.
A questo proposito l’Esa ha organizzato un briefing sul futuro dell’esplorazione marziana per il prossimo 20 luglio presso il Farnborough International Airshow. Al meeting parteciperanno anche la Nasa e la Uk Space Agency.
A seguito dell’annuncio dell’Esa il numero uno della Roscomos, Dmitry Rogozin, ha dichiarato che la Russia chiederà la restituzione della piattaforma Kazachok, che era già stata trasportata in Europa per i preparativi finali in vista del lancio. Rogozin inoltre ha affermato che i cosmonauti russi sulla Iss non utilizzeranno più il braccio europeo Era, (European Robotic Arm) parte del modulo Nauka, lanciato circa un anno fa e ancora in fase di messa in servizio.
Dall’altra parte dell’oceano l’amministratore della Nasa, Bill Nelson, ha ribadito che i rapporti sulla Stazione Spaziale tra europei, americani e russi proseguono in modo molto professionale e che la Iss è frutto di uno sforzo internazionale per la scienza, la tecnologia e la ricerca e deve essere portato avanti.
Nelson ha aggiunto che proseguono i negoziati tra la Nasa e Roscosmos sui voli di equipaggi misti sulle missioni Soyuz e su quelle della Crew Dragon. Gli accordi sarebbero dovuti essere pronti già questa primavera ma non c’è ancora una data certa per la firma.
Crediti foto: Esa