Goes-18, il più recente satellite geostazionario della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) ha rilasciato le sue prime immagini regalandoci una vista mozzafiato sul nostro Pianeta.
Lanciato dalla Nasa da Cape Canaveral lo scorso 1° marzo, Goes-18 si trova in orbita geostazionaria a 35 mila km sopra l’equatore. Da qui il suo strumento Advanced Baseline Imager (Abi) ha recentemente catturato splendide immagini ad alta risoluzione dell’emisfero occidentale terrestre.
Questi straordinari scatti sono da considerarsi preliminari, essendo il satellite tuttora in fase di test post lancio. Una volta operativo, Goes-18 avrà come fine il monitoraggio ambientale, facendo parte del programma pluridecennale chiamato Goes (Geostationary Operational Environmental Satellite), uno sforzo congiunto di Nasa e Noaa.

Questa immagine mostra gli Stati Uniti osservati da Goes-18 lo scorso 5 maggio attraverso ciascuno dei 16 canali di Abi. I 16 pannelli mostrano i due canali nel visibile, i quattro nel vicino infrarosso e i 10 nell’infrarosso. Crediti: Noaa

La tecnologia Abi consente a Goes-18 di osservare la Terra attraverso 16 canali diversi, ognuno dei quali opera su diverse lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico. Questa versatilità permette al satellite di ottenere contemporaneamente informazioni sull’atmosfera, la superficie terrestre e gli oceani.
Inoltre, ruotando lungo la sua traiettoria equatoriale alla stessa velocità della Terra, il satellite è in grado di osservare costantemente la stessa area del pianeta e di seguire il mutare delle condizioni meteorologiche e dei pericoli nel momento in cui si verificano. Oltre alle immagini ad alta risoluzione, Abi fornisce dati quali misure atmosferiche per previsioni a breve termine e informazioni per il rilevamento e il monitoraggio dei rischi ambientali.

L’immagine mozzafiato recentemente rilasciata è in realtà la sovrapposizione di più osservazioni simultanee realizzate da Goes-18: i dati provenienti dai diversi canali di Abi possono essere, infatti, combinati per creare immagini che si avvicinano a ciò che vedrebbe l’occhio umano dallo spazio. Una capacità di sguardo sul nostro pianeta che permette ai meteorologi di evidenziare in ogni scatto le caratteristiche di loro interesse.

Crediti immagine in evidenza: Noaa