Dopo quasi un anno di operazioni, l’elicottero della Nasa Ingenuity è ancora in ottima salute e opera su Marte come esploratore per il rover Perseverance.

I due partner robotici della missione Mars 2020 di Nasa sono atterrati sul Pianeta Rosso il 18 febbraio 2021. E da allora stanno sopravvivendo all’estremo ambiente di Marte.

Sviluppato come dimostratore tecnologico dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa, l’elicottero marziano ha sperimentato per la prima volta in assoluto il volo su un altro pianeta, storico successo siglato il 19 aprile 2021. Nonostante il piano originale prevedesse non più di cinque voli, lo scorso 11 marzo Ingenuity è decollato per la 21a volta percorrendo 370 metri in poco più di due minuti, nell’atmosfera marziana che è 100 volte più rarefatta di quella terrestre.

Ammonta così a 4,6 km la distanza complessiva coperta in volo dal piccolo velivolo di 1,8 chilogrammi; più terreno di quanto Perseverance abbia percorso su Marte. Sorvoli che hanno permesso al rover un modesto risparmio di tempo stimato dagli esperti Nasa di circa una settimana: Ingenuity è ora infatti utilizzato in avanscoperta per indagare il terreno e orientare gli spostamenti del rover.

Dopo aver esplorato luoghi a sud e a ovest rispetto al loro sito di atterraggio, i due robot marziani stanno ora tornando al punto di partenza: l’Octavia Butler landing. Un sito all’interno del cratere Jezero, territorio largo 45 chilometri che ospitava miliardi di anni fa un lago e il delta di un fiume.

Qui Perseverance dovrà cercare potenziali segni della vita microbica nel passato di Marte.

Non mostrando segni di usura dopo quasi un anno di voli, la missione di Ingenuity è ora quella di individuare i percorsi migliori che il rover potrà affrontare nel delta del fiume, dando un supporto anche per l’identificazione di rocce che Perseverance potrà studiare con i suoi strumenti.

Continua così il sodalizio robotico nell’ambiente estremo di Marte.

Crediti immagine: NASA/JPL-Caltech/ASU