Il 17 marzo prossimo il sistema di lancio Sls e la navicella Orion si prepareranno ai test necessari prima del lancio. Due delle 20 piattaforme che agganciano il sistema di lancio nel Vehicle Assembly Building -Vab sono state ritirate e iniziano i test dei sottosistemi e di comunicazione tra il Vab in vista del lancio dal Launch Complex 39B, distante poco più di sei chilometri dal Vab.
Si conferma quindi quanto dichiarato durante la conferenza stampa della Nasa dello scorso 24 febbraio che annunciava il ritardo del lancio per la prima delle missioni del programma Artemis, spostato verso maggio o oltre.
Tra i motivi del ritardo le incognite dell’ultimo grande test prima del lancio: la ‘prova generale bagnata’ (wet dress rehearsal). Intanto al Launch Pad 39B presso il Kennedy Space Center in Florida, l’ Exploration Ground Systems Nasa ha provveduto a sostituire e aggiornare i sottosistemi del Pad 39B utilizzati per Apollo e il programma Space Shuttle per supportare l’Sls. Il principio guida dietro gli aggiornamenti e le modifiche è stato quello di rendere l’area un “pad pulito”, che consentirà a una varietà di razzi di lanciare. Le basi di cui ogni razzo ha bisogno sono l’energia elettrica, un sistema idrico, una trincea antincendio e un’area di lancio sicura. Le altre necessità dei singoli razzi, compreso l’accesso per i lavoratori, possono essere soddisfatte con le torri o altre strutture che consegnano il razzo al pad.
«I team stanno continuando a installare la strumentazione sui booster gemelli a razzo solido di Sls all’interno del Vab» conferma la Nasa sul blog del 2 marzo scorso. La strumentazione dei due propulsori a razzo solido della Sls all’interno del Vab, collegano migliaia di sensori e strumenti speciali per monitorare il razzo e la navicella spaziale. I test verranno effettuati tra il 17 e il 18 marzo, in stretto collegamento tra il Vab e il Pad 39B).
Gli ingegneri acquisiranno quanti più dati possibili sulle prestazioni di tutti i sistemi che fanno parte del razzo, della navicella spaziale, dei sistemi a terra utilizzati, compresi il caricamento del propellente e altre attività. Solo dopo che tutti i sistemi di razzi e veicoli spaziali saranno stati ispezionati e il razzo,alto poco più di 98 metri avrà superato il collaudo finale sulla rampa di lancio, sarà la volta della ‘prova generale bagnata’ che consiste in operazioni di riempimento dei serbatoi del razzo di propellente (per questo il test si definisce bagnato) che condurrà al conto alla rovescia per il lancio.
Anche l’Italia è molto coinvolta in questa attesa : il Modulo di Servizio Europeo (Esm), che Orion testerà in ambiente lunare durante Artemis I, è stato realizzato con un importante partecipazione dell’industria italiana Thales Alenia Space che ha curato per l’Esa la struttura e i sottosistemi critici del modulo, compreso la protezione dai micrometeoriti e il controllo termico. Tutte parti fondamentali per garantire le condizioni vitali e di sicurezza per gli equipaggi che parteciperanno alle future missioni del programma Artemis. Inoltre, il volo inaugurale di Artemis vedrà l’Sls imbarcare, oltre alla capsula Orion, 13 microsatelliti di cui ArgoMoon è l’unico europeo, o meglio italiano. Ideato e sviluppato da Argotec, finanziato e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, il cubesat made in Italy dovrà documentare la fase del distacco della capsula Orion dal secondo stadio del lanciatore.
Le prove spostano la finestra di lancio a maggio (7 – 21) e se ci saranno ulteriori slittamenti, la successiva opportunità sarà dal 6 al 16 giugno o dal 29 giugno al 12 luglio. Il programma Artemis della Nasa con il primo lancio nell’estate del 2022 incrocerebbe una importante ricorrenza: il 50° anniversario dell’ultima missione Nasa con equipaggio dell’Apollo 17, in calendario per dicembre 2022.
In apertura: Ritirate le prime due delle 20 piattaforme che circondano il razzo Space Launch System e la navicella spaziale Orion che consentono di lavorare sul sistema integrato. Le prime piattaforme ad essere retratte sono quelle situate vicino al sistema di interruzione del lancio su Orion, in vista delle prove generali presso il complesso di lancio 39B per Artemis I°. Crediti fotografici: Nasa/Kim Shiflett