Oggi vi proponiamo una diapositiva che raffigura un suggestivo paesaggio marziano; la foto (in alto) è stata acquisita grazie all’impiego di Cassis (Colour and Stereo Scientific Imaging System): disegnata e realizzata dall’Università di Berna con il contributo dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), dell’Osservatorio Astronomico di Padova e dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), Cassis è una fotocamera montata a bordo della sonda Tgo (Trace Gas Orbiter) e capace di ottenere immagini stereoscopiche ad alta risoluzione

Si rammenta che Tgo è l’orbiter lanciato il 14 marzo 2016 dal cosmodromo di Bajkonur (in Kazakistan) ed impiegato in seno alla missione ExoMars – missione di esplorazione del pianeta Marte, condotta dall’Esa (Agenzia spaziale euroepa) e da Roscosmos (Agenzia spaziale russa).

La foto risale al 1° febbraio 2021 e mostra una porzione della pianura Argyre Planitia, all’interno del bacino d’impatto Argyre, tra gli altipiani dell’emisfero meridionale di Marte.

Si tratta di un’area della superfice marziana che presenta un terreno cosiddetto “caotico”; vale a dire, un terreno accidentato e sconnesso in cui si rilevano cumuli di rocce di varie forme e costituzione, nonché protuberanze irregolari, creste e colline caratterizzate da cime piatte e pareti molto ripide.
Non si tratta dell’unica area marziana ad avere le suddette caratteristiche, poiché, in verità, sono state individuate circa 30 regioni molto simili.

Peculiarità della foto acquisita da Cassis sono, senza dubbio, le tracce dei “dust devils” (ossia, i diavoli di polvere). Tracce che in foto appaiono come sottili fili serpeggianti di colore blu (tonalità di colore ottenuta dalla combinazione dei tre filtri di Cassis ma che, in realtà, apparirebbe di tutt’altro colore se osservata ad occhio nudo).

Crediti immagine: Esa/Roscosmos/Cassis