Lo sguardo di Hubble si era posato su Ngc 1705 nel 1999, per ripassare dopo 23 anni.

L’oggetto cosmico ‘stravagante’, così definito per le sue peculiarità dall’Agenzia Spaziale Europea, in una nuova immagine scattata dal telescopio spaziale ha mostrato nuovamente il cosiddetto starbust, l’esplosione che dà origine a nuove stelle, ma all’interno di nuvole rosse.

La galassia, che appartiene alla Costellazione del Pittore nel cielo australe, si trova a circa 17 milioni di anni luce dalla Terra. Ngc 1705 è considerata insolita a causa della sua forma irregolare data dalla sua composizione e dalle forze mareali attivate dalle più grandi e vicine galassie e per questa ragione è classificata tra le galassie peculiari; è inoltre una nana compatta blu, di piccole dimensioni, con giovani e calde stelle.

Colma di gas e polvere, è soggetta al fenomeno dello starbust, un ‘momento’ di elevata formazione stellare rispetto ai normali parametri di una galassia; un evento dalla breve durata in termini cosmologici, qualche decina di milioni di anni, il tempo cioè di rinnovare il gas che ha consumato in modo esagerato per dare origine a nuove stelle.

Costituite principalmente da idrogeno ed elio, le galassie nane irregolari sono considerate simili alle prime galassie che popolavano l’Universo, “un laboratorio ideale per studiare la storia della formazione stellare”. Già indagata a pochi anni dal lancio di Hubble, oggi, con i nuovi strumenti che rilevano lunghezze d’onda H-alfa, gli astronomi speravano di rilevare le aree in cui le stelle neonate illuminano le nubi di gas intorno a loro nella parte rossa dello spettro elettromagnetico. I nuovi dati forniscono così maggiori dettagli e uno sguardo più completo della galassia.

Immagine in apertura: Ngc 1705 fotografata nel 2022 – Crediti: Nasa, Esa, R. Chandar

Immagine in chiusura: Ngc 1705 fotografata nel 1999 – Crediti: Nasa, Esa, Inaf-Monica Tosi