Il secondo stadio di un razzo Falcon 9 impatterà sul lato nascosto della Luna, il prossimo 4 marzo. Il booster è stato impiegato nel 2015 per mettere in orbita un satellite della Nasa, il Deep Space Climate Observatory. Dopo aver completato la missione, il primo stadio è rientrato sulla Terra mentre il secondo ha seguito quella che i matematici chiamano un’orbita caotica, che fra poche settimane lo porterà a schiantarsi sul nostro satellite naturale. Ora, grazie al Project Pluto, un software che consente di determinare la traiettoria di asteroidi e altri oggetti nello spazio, gli scienziati hanno calcolato il suo percorso anche se L’ora e il punto esatti dell’impatto potrebbero cambiare leggermente rispetto alle previsioni.
L’urto di questo oggetto del peso di quattro tonnellate sulla Luna non sarà visibile dalla Terra in tempo reale, ma lascerà un cratere osservabile da missioni come Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della Nasa o il satellite indiano Chandrayaan-2 e permetterà di studiare in modo più approfondito la geologia lunare. Secondo le previsioni degli astronomi, in futuro potrebbero esserci altri schianti non intenzionali sulla Luna, provocati dall’aumento costante dei detriti in orbita lasciati dalle missioni cinesi e statunitensi.