Chi ha seguito da vicino le vicende del James Webb, sicuramente sa che il suo lancio è atteso più del Natale. E quindi sembra quasi un segno che la (nuova) data di lancio, rinvio dopo rinvio, sia stata fissata proprio per la vigilia: il 24 dicembre, alle 13.20 italiane, il telescopio spaziale più desiderato e sofferto di tutti i tempi dovrebbe finalmente spiccare il volo a bordo di un razzo europeo Ariane 5 dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana Francese.

La conferma arriva dalla Nasa, dopo l’ennesimo slittamento del lancio di qualche giorno fa. Il motivo questa volta riguardava alcuni problemi tecnici ai sistemi di comunicazione scoperti durante le fasi di integrazione del telescopio sul lanciatore. L’agenzia statunitense non ha rivelato altri dettagli, ma ha dichiarato che l’incapsulamento del Webb è stato completato con successo e che tutto è pronto per il lancio. Una conferma che è arrivata anche dall’Esa: «La revisione finale in preparazione al lancio si terrà il 21 dicembre, e se tutto andrà come previsto il roll-out sarà il 22 dicembre» ha aggiunto l’agenzia europea sul canale Twitter ufficiale della missione.

Fiato sospeso ancora per qualche giorno, dunque, prima di avere il semaforo verde definitivo al lancio. Del resto quando si tratta del James Webb Space Telescope (Jwst), la prudenza non è mai troppa: la missione ha infatti richiesto un budget complessivo di circa 10 miliardi di dollari.

Frutto di una partnership internazionale tra le agenzie spaziali statunitense, europea e canadese, il Webb è il più grande e potente telescopio ottico mai progettato. Sarà posizionato a 1.5 milioni di km dalla Terra, nel cosiddetto Punto Lagrangiano L2. Raccogliendo il testimone di Hubble, il Jwst diventerà il prossimo campione dell’osservazione spaziale, progettato per dare una risposta a questioni ancora aperte sull’universo. L’inizio delle operazioni scientifiche è previsto per la fine del 2022 e la vita operativa del telescopio dovrebbe superare, secondo le previsioni, i dieci anni.

Fondamentale il contributo del nostro paese alla missione: tra i 266 programmi prescelti per il primo anno di osservazioni scientifiche del nuovo telescopio, 9 sono guidati da ricercatori italiani.

Non resta dunque che attendere gli ultimi giorni, sperando che questo Natale si possa davvero festeggiare con James Webb finalmente in viaggio verso lo spazio profondo.