Il telescopio Irtf (Infrared Telescope Facility) della Nasa ha immortalato Urano come non lo abbiamo mai visto. L’immagine realizzata mostra l’intero globo del pianeta nello spettro a infrarossi e gli scienziati sperano di poterla utilizzare per far luce sui misteri delle sue aurore e del campo magnetico. Proprio come quelle terrestri, le aurore su Urano sono innescate dall’interazione del vento solare con il campo magnetico del pianeta. Tuttavia l’asse attorno al quale ruota Urano è quasi perpendicolare al Sole. Questa caratteristica porta il gigante ghiacciato a ruotare attorno alla nostra stella su un lato, come una palla che rotola, con i poli rivolti verso di essa per quasi un intero quarto del suo lungo anno.
Inoltre i poli magnetici di Urano non sono allineati con i suoi poli geografici, come avviene invece sulla Terra, Giove o Saturno, ma sono inclinati di 60 gradi da essi. Di conseguenza, le aurore del pianeta si estendono dall’emisfero settentrionale verso l’equatore arrivando persino nell’emisfero australe. Per visualizzare l’intera superficie di Urano gli scienziati hanno diviso le loro osservazioni in tre finestre di otto ore, distribuite su tre giorni. Una volta combinati i dati hanno ottenuto una mappa dettagliata della superficie.
In precedenza, la superficie di Urano era stata ripresa solo nella parte ultravioletta dello spettro dalla missione Nasa Voyager 2, nel 1986. Nel 2011 è stata la volta del telescopio spaziale Hubble che ha rilevato per la prima volta le aurore giganti e brillanti. Queste aurore non variano solo con l’ora del giorno ma anche con le stagioni dell’anno, a seconda di quale lato del pianeta è illuminato dal Sole. Al momento le informazioni ottenute dagli astronomi sono limitate a una sola stagione, dato che l’anno del pianeta corrisponde a ben 84 anni terrestri. Le osservazioni che verranno effettuate nei prossimi decenni saranno cruciali per scoprire cosa nasconde questo misterioso pianeta.
Credit immagine: Nasa/JPL, Urano osservato dalla sonda Voyager 2