La Stazione spaziale internazionale diventa ufficialmente set cinematografico. Il 5 ottobre, quando in Italia erano scoccate le 15.22, la navetta Soyuz Ms-19 si è attraccata alla Iss, trasportando nello spazio l’attrice Yulia Peresild e il regista Klim Shipenko. Entrambi russi, il che fa segnare a Roscosmos un altro record nella moderna corsa allo spazio – quello di girare il primo film a gravità zero. Un primato che non ha nulla di scientifico, ma che ha permesso alla Russia di battere sul tempo gli Stati Uniti e Tom Cruise.
Ad accompagnare i due artisti in orbita bassa è stato il cosmonauta Anton Shkaplerov, veterano dell’esplorazione spaziale, con già 553 giorni all’attivo in tre diverse missioni di lunga durata sulla Iss. Tutta esperienza che si è rivelata fondamentale: non è mancato infatti per l’inizio dell’insolita missione un po’ di adrenalina, in questo caso tutt’altro che cinematografica. Dopo un decollo da manuale dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan e un viaggio di circa 4 ore senza intoppi, si è verificato un piccolo problema con il sistema di attracco automatico alla stazione Kurs. E così il comandante Shkaplerov ha tolto il ‘pilota automatico’, eseguendo manualmente i comandi per il docking – che a quel punto si è svolto come previsto. Un dettaglio che dimostra come, a differenza dell’automatica Crew Dragon che ha potuto far viaggiare 4 civili da soli, la più tradizionale Soyuz richiede necessariamente la presenza di un astronauta professionista.
Comunque Peresild e Shipenko erano in buone mani, e così quando si è aperto il portellone della Iss hanno potuto fare il loro sorridente ingresso nella casa spaziale. Dopo essersi ambientati alle condizioni di microgravità, si metteranno al lavoro per girare alcune scene del film The Challenge, in cui Peresild interpreta il ruolo di una chirurga chiamata a operare nello spazio un cosmonauta colpito da infarto.
E a proposito di sfide: l’attrice è stata selezionata dopo un casting aperto che ha raccolto circa 3.000 candidature, mentre il regista Shipenko dovrà svolgere il ruolo di un’intera troupe, occupandosi personalmente anche delle riprese, della fotografia e dell’audio.
Peresild e Shipenko trascorreranno 12 giorni nello spazio, lavorando principalmente nel segmento russo della stazione. Ma anche la più suggestiva Cupola dovrebbe apparire nel film – e per girare quelle scene gli accordi internazionali prevedono la presenza di astronauti Nasa, che scorteranno l’attrice e il regista.
In questo scenario, all’Europa spetterà simbolicamente il ruolo di leadership, dal momento che poco prima del lancio il comando della Iss è passato all’astronauta francese dell’Esa Thomas Pesquet.
Una volta terminate le riprese, che in tutto dovranno coprire circa 30 minuti dell’intero film, Peresild e Shipenko torneranno a Terra in compagnia del cosmonauta Oleg Novitskiy, mentre Shkaplerov rimarrà in orbita fino a marzo 2022.
Va dunque alla Russia il primato dell’inaugurazione del cinema sulla Iss. Del resto il fattore tempo conta parecchio nella moderna corsa allo spazio, quella che vede Branson battere di un soffio Bezos per il primo volo suborbitale e poi Musk sbaragliare tutti con la prima lotteria spaziale, che finanziando un ospedale pediatrico ha fatto volare per tre giorni il primo equipaggio di soli civili.
Ma ormai la gara è aperta, e a poche ore dal volo di Peresild e Shipenko ecco che arriva un nuovo colpo di scena: un’altra star del cinema raggiungerà lo spazio tra pochi giorni, anche lui prima di Tom Cruise. Si tratta William Shatner, alias Captain Kirk di Star Trek, che sarà il quarto passeggero del prossimo volo suborbitale di Blue Origin, il programma il 12 ottobre.
L’attore, oggi 90enne, diventerà la persona più anziana a raggiungere lo spazio – o quasi, a seconda delle recenti diatribe su quale sia effettivamente il confine dell’atmosfera e se i 100 Km proposti da Blue Origin siano sufficienti. Ad ogni modo Shatner potrà coronare il sogno di fluttuare in microgravità, dopo aver passato gran parte della sua vita professionale al centro di uno degli universi fantascientifici più famosi di tutti i tempi.