Pieno successo per il primo test di perforazione profonda per il rover Rosalind Franklin, nella sua versione ‘terrestre’ che replica quello che esplorerà Marte a caccia di segni di vita nella missione ExoMars 2022, promossa dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscomos): nei test effettuati presso il simulatore di suolo marziano in ALTEC a Torino, il ‘gemello terrestre’ del rover Rosalind Franklin ha perforato ed estratto campioni a 1,7 metri di profondità, superando tutti i precedenti rover marziani grazie alla sua trivella ‘made in Italy’, realizzata a Nerviano dalla Leonardo con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).

Ad oggi la profondità di perforazione massima raggiunta sul Pianeta Rosso è di soli sette centimetri: per questo «il successo riscontrato sulla Terra da ExoMars promette bene per la futura esplorazione di Marte», secondo David Parker, Direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica dell’Esa. Il rover è progettato per una perforazione profonda fino a due metri, misura sufficiente per garantire l’accesso a materiali organici che potrebbero essersi conservati da oltre quattro miliardi di anni, quando le condizioni sulla superficie di Marte erano più simili a quelle della Terra ai suoi albori.

Il gemello terrestre del rover Rosalind Franklin ha prelevato il suo primo campione da un blocco di argilla cementata di media durezza. La perforazione ha avuto luogo su una piattaforma dedicata, inclinata a sette gradi per simulare la raccolta di un campione in una posizione non completamente verticale. La trivella ha prelevato il campione sotto forma di pellet di circa un centimetro di diametro e due centimetri di lunghezza. Una volta catturato, la trivella lo porta in superficie e lo consegna al laboratorio interno al rover per studiare la composizione chimica e i possibili segni di vita presenti nel suolo non soggetto a radiazioni ionizzanti dannose.

La trivella del rover penetra nella superficie con 60 rotazioni al minuto, a seconda della consistenza del terreno. Lo scavo in materiali solidi sabbiosi o argillosi può raggiungere dai 0,3 ai 30 millimetri al minuto. «Trivellare pietre dure fino a una profondità di due metri su una piattaforma mobile con ruote e con meno di 100 watt di potenza è un’operazione complessa», sottolinea Andrea Merlo, ingegnere funzionale del rover di ExoMars di Thales Alenia Space, che è prime contractor della missione.

Il rover di test a terra ha già superato successo una serie di test di spostamento e identificazione degli obiettivi, iniziati a giugno. In parallelo, il rover Rosalind Franklin originale è in preparazione per il suo volo verso Marte, previsto tra quasi un anno: la finestra di lancio di ExoMars si aprirà il 20 settembre 2022.