Il gemello del rover della missione ExoMars, Rosalind Franklin, ha effettuato i primi test scientifici presso la sede di Altec a Torino. Il Ground Test Model ha esplorato i 64 metri quadrati di terreno, accuratamente allestito con rocce e avvallamenti, per simulare le condizioni che si troverà ad affrontare su Marte. 

Il rover ha attivato le sue due camere, la NavCam e LocCam, situate nella parte superiore e inferiore dell’albero. I due strumenti consentono di ‘vedere’ in tre dimensioni e identificare le rocce e i pendii davanti a sé. Mentre il rover è in movimento, entrano in gioco altri due set di telecamere, PanCam e Clupi, per ottenere un’immagine completa del sito con immagini ad alta risoluzione. Questi ‘occhi’ del rover inviano foto panoramiche e ravvicinate del terreno agli operatori del Rover Operations Control Center (Rocc).

Le immagini sono essenziali per mappare il contesto geologico e per aiutare gli scienziati a decidere dove il veicolo dovrebbe fermarsi per esplorare la superficie in modo più dettagliato. Il rover è dotato di un radar a penetrazione di terra, Wisdom, e di un rivelatore di neutroni, Adron, che analizzerà le profondità del terreno marziano. La ricerca di prove di vita presente o passata sul Pianeta Rosso è uno degli obiettivi principali della missione ExoMars.

Wisdom può lavorare suddividendo l’area interessata in piccoli quadrati. Successivamente, Adron lavora in tandem con il radar per rilevare acqua e minerali idrati sotto la superficie. Nel corso del test, Wisdom ha eseguito le sue analisi scientifiche ogni 10 centimetri per 30 secondi. In seguito, il rover ha ripetuto la sequenza per la seconda volta, compiendo un percorso più lungo per un’acquisizione scientifica di più ampia portata. Alla fine della prova, il rover ha analizzato un’area pari a 25 metri quadrati. 

I tecnici dell’Esa, di Thales Alenia Space e di Altec stanno simulando tutti i possibili scenari di missione per prepararsi all’arrivo di Rosalind Franklin nel sito predisposto per l’atterraggio, Oxia Planum, che verrà raggiunto nel giugno del 2023. Nel corso della prova, Rosalind Franklin ha attivato anche il suo trapano che può raggiungere una profondità massima di due metri, per estrarre campioni di materiale. Su Marte il campione raccolto verrà ridotto in polvere, per poi essere conservato nel laboratorio di analisi all’interno del rover che ne esaminerà la composizione chimica.

ExoMars è una missione Esa, sviluppata in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos. L’obiettivo è portare un rover, Rosalind Franklin, e una piattaforma russa, sulla superficie di Marte: il rover preleverà campioni di suolo, grazie a una trivella costruita in Italia da Leonardo, e il materiale raccolto verrà  analizzato da un laboratorio in situ, realizzato da Thales Alenia Space. L’Italia è in prima linea anche per il controllo della missione da terra con il Centro di Controllo del Rover Europeo (Rocc) presso  la sede Altec a Torino. Il Rocc, monitorerà le operazioni del rover, mentre la rete delle comunicazioni sarà gestita dal centro Esa Esoc di Darmstadt in Germania.

Credit foto e video: Esa