Dopo l’intervento per ripristinare il funzionamento avvenuto qualche settimana fa Hubble, il telescopio spaziale NASA/ESA, è tornato a catturare immagini. In questo caso, la galassia al centro della foto è incorniciata dall’effetto lente gravitazionale, un fenomeno astronomico sorprendente che può deformare, ingrandire o addirittura duplicare l’aspetto di galassie distanti.

L’effetto lente in questa immagine ha permesso di rendere visibile MRG-M0138, grazie a un oggetto interposto. Si tratta di un ammasso di galassie, designato come  MACSJ0138.0-2155, a 10 miliardi di anni luce di distanza e più vicino a noi rispetto alla galassia in questione.

L’effetto lente gravitazionale, al quale non sfugge nemmeno la traiettoria della luce, è la conseguenza di una deflessione dei raggi luminosi che fu osservata per la prima volta nel 1919 da Arthur Eddington in occasione di un’eclissi di Sole.

La lente gravitazionale si verifica quando la luce proveniente da una galassia lontana è sottilmente distorta dall’attrazione gravitazionale di un oggetto astronomico intermedio.

Questa immagine è stata realizzata utilizzando le osservazioni di otto diversi filtri a infrarossi, distribuiti su due degli strumenti astronomici più avanzati di Hubble: l’Advanced Camera for Surveys e la Wide Field Camera 3.

Credito: ESA/Hubble & NASA, A. Newman, M. Akhshik, K. Whitaker