In futuro potremmo intercettare le onde gravitazionali direttamente dalla superficie lunare. Lo afferma uno studio dell’Università di Harvard che ha elaborato un progetto per la costruzione di un osservatorio dedicato all’osservazione delle onde gravitazionali sul nostro satellite. Lo studio è stato pubblicato il 24 giugno sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics.
Il progetto, denominato Gravitational-Wave Lunar Observatory for Cosmology (Gloc) utilizza l’ambiente lunare e l’orbita geocentrica per analizzare le fusioni di buchi neri e le stelle di neutroni e potrebbe essere in grado di scrutare quasi il 70 percento del cosmo.
«La Luna offre un ambiente ideale per un osservatorio di onde gravitazionali poiché è priva di atmosfera e di rumore sismico evidente, che dobbiamo mitigare a caro prezzo per gli interferometri laser sulla Terra – afferma Avi Loeb, dell’Università di Harvard – un osservatorio lunare fornirebbe una sensibilità senza precedenti per scoprire fonti sconosciute»
Nei prossimi anni, la Nasa sarà impegnata con il ritorno di astronauti sulla Luna grazie alla missione Artemis. L’agenzia americana si servirà anche dei privati, come SpaceX e Blue Origin, per pianificare la costruzione di un avamposto lunare dedicato alla ricerca scientifica.
Gli autori dello studio sperano di poter inviare una missione esplorativa sul nostro satellite per testare le tecnologie di Gloc. «A differenza delle missioni spaziali – conclude Karan Jani, autore della ricerca – che durano solo pochi anni, Gloc è concepita come una base permanente sulla Luna da cui potremmo studiare l’Universo per generazioni».
Credit immagine: Karan Jani