Le nane brune sono l’equivalente cosmico dei cosiddetti tweener, come spesso vengono chiamati i ragazzini non più bambini ma non ancora teenager. Questi particolari oggetti sono troppo grandi per essere pianeti ma troppo piccoli per essere stelle. Corpi celesti di mezzo, quindi, che in molti casi non orbitano attorno ad alcun astro ma vagano solitari nel cosmo. Un team di ricerca dello Space Telescope Science Institute di Baltimora ha studiato queste nane brune vagabonde con l’obiettivo di comprenderne meglio la composizione e l’evoluzione.

Grazie ai potenti occhi del gigantesco osservatorio Keck alle Hawaii, gli scienziati hanno immortalato nana bruna nomade abbastanza vicina a noi.

In questa animazione, basata su 2,5 ore di osservazioni, si vedono le variazioni di luce emesse dall’oggetto. Analizzando queste differenze di luminosità, gli scienziati sono riusciti a risalire all’atmosfera della nana bruna, che presenta un’insolita struttura a strati con nuvole di composizione diversa a diverse altitudini. Qualcosa che non si era mai osservato in questi misteriosi oggetti celesti intermedi, e che potrebbe gettare una nuova luce sulla loro composizione. Non solo. Secondo gli autori dello studio, questi dati potrebbero aiutare a comprendere meglio l’atmosfera anch’essa stratificata di giganti gassosi che a differenza delle nane brune hanno le dimensioni giuste per essere considerate pianeti, come Giove.