La Corea del Sud si impegna a diventare parte degli accordi Artemis, una serie di principi che regolano le norme di comportamento per i Paesi che  vogliono partecipare all’omonimo programma di esplorazione lunare guidato dalla Nasa. La volontà  di cooperare è stata espressa dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e da quello sud coreano Moon Jae-in, nel corso di un vertice che si è tenuto a Washington lo scorso 21 maggio. 

L’impegno nel programma Artemis fa parte di un più ampio accordo raggiunto tra i due leader nel settore spaziale. «ll presidente Biden e il presidente Moon si impegnano a rafforzare la loro partnership nell’esplorazione dello spazio civile, nella scienza e nella ricerca aeronautica e collaboreranno alla firma degli accordi di Artemis da parte della Repubblica di Corea (Rok) – si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il vertice – Accettiamo inoltre di approfondire la cooperazione in altri settori, inclusi cyber e spazio, per garantire un’efficace risposta congiunta contro le minacce emergenti. Gli Stati Uniti inoltre sosterranno lo sviluppo di un sistema di navigazione satellitare coreano,  il Korean Positioning System, e ne miglioreranno la compatibilità e l’interoperabilità con il Global Positioning System».

La Corea del Sud prevede di spendere 4 trilioni di won (3,56 miliardi di dollari) per costruire il proprio sistema di posizionamento entro il 2035, lanciando sette nuovi satelliti: tre in orbita geosincrona e quattro in orbita geosincrona inclinata. Il sistema dovrebbe interagire con il GPS esistente, migliorando in modo significativo la precisione delle misurazioni in tutta la penisola coreana.

Nel frattempo, il 23 maggio, il comandante del Comando spaziale statunitense, il generale James Dickinson, ha visitato Seoul per un incontro con il Ministro della Difesa sudcoreano Suh Wook .«I due leader militari hanno discusso le modalità di cooperazione per garantire un ambiente spaziale sicuro e per far avanzare l’alleanza Corea del Sud-Stati Uniti – si legge in una nota –  Il ministero coreano ha affermato che l’incontro era in linea con la cooperazione spaziale dei due paesi iniziata nel 2013, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli».