Gli astronomi dell’osservatorio australiano Siding Spring hanno determinato i complessi meccanismi che determinano la formazione, la crescita e la morte delle galassie. Autore della scoperta, lo strumento Sami – uno strumento per l’osservazione ad ampio campo delle galassie posizionato sul telescopio dell’osservatorio. Nel dettaglio gli scienziati hanno osservato 13 galassie alla volta, per un totale di 3068. Successivamente hanno utilizzato dei fasci di fibre ottiche per catturare e analizzare bande di colori, o spettri, in più punti di ciascuna galassia.
I risultati hanno permesso agli astronomi di tutto il mondo di esplorare come queste galassie evolvono e interagiscono tra loro nel corso delle loro lunghissime esistenze. Sami inoltre ha consentito di sbirciare all’interno delle strutture galattiche per identificare somiglianze e differenze e scoprire i meccanismi di sviluppo correlati. Le informazioni ottenute aiuteranno gli scienziati a rispondere a quesiti fondamentali, uno di questi riguarda l’aspetto variabile delle galassie a seconda della loro posizione nel cosmo. I dati dello studio sono pubblici e gli astronomi sperano di poter fare ulteriori passi avanti nella ricerca grazie allo strumento Hector che entrerà in funzione nel corso di quest’anno e sarà in grado di esaminare ben 15mila galassie.