Quando i prossimi astronauti partiranno per la Luna, grazie al programma Artemis, come in ogni viaggio bisognerà prepararsi alle condizioni meteo del luogo di arrivo. Hermes e Ersa, due suite di strumenti rispettivamente di Nasa ed Esa, saranno in grado di fornirne una previsione anticipata. Le due stazioni meteorologiche spaziali saranno precaricate sui componenti del Gateway prima che vengano lanciati, e una volta in orbita intorno alla Luna, inizieranno a monitorare le radiazioni solari presenti nell’ambiente, restituendo i dati prima che gli equipaggi inizino ad arrivare.

Sulla Terra siamo tutelati da tali radiazioni dal campo magnetico; dato che il Gateway trascorrerà solo un quarto del suo tempo all’interno di questo scudo protettivo, per il restante periodo fornirà un’ottima opportunità per studiare direttamente il vento e le radiazioni provenienti da Sole. Hermes, che deve il nome al messaggero degli dèi dell’Olimpo nella mitologia greca, consisterà di quattro strumenti e misurerà, per la sicurezza degli astronauti, le radiazioni a bassa energia. Ersa, che prende il nome dalla dea greca della rugiada, studierà gli effetti del vento solare sugli astronauti e sulle apparecchiature e sarà dotato di cinque strumenti.

Sia Hermes che Ersa misureranno le radiazioni quando queste arriveranno ai loro dispositivi ma, grazie ai dati che raccoglieranno, Nasa e Esa sperano che nel lungo periodo sarà possibile prevedere in anticipo l’arrivo delle radiazioni.  Comprendere come cambia l’ambiente con le radiazioni solari intorno alla Luna e al Gateway sarà di fondamentale importanza per prevedere potenziali pericoli che gli astronauti dovranno affrontare. Il Gateway fornirà un supporto fondamentale per un ritorno sostenibile e a lungo periodo dell’uomo sulla superficie lunare.