Mentre si attendono i risultati delle elezioni negli Stati Uniti, nello spazio continua l’osservazione dell’asteroide che sarebbe stato a rischio di collisione con il nostro pianeta proprio in questi giorni – coincidenza che ha conferito all’oggetto il nome di ‘Election Day Asteroid’. Ma non c’è alcun pericolo, conferma l’agenzia spaziale europea: in un tweet diffuso ieri sera, l’Esa ha infatti annunciato che l’asteroide ha effettuato il massimo avvicinamento l’1 novembre, prima del previsto, a una distanza di 62.397 km. Circa un decimo della distanza Terra-Luna.
Il passaggio di 2018VP1, questo il nome dell’asteroide delle elezioni, è stato oggetto di dibattito nei giorni scorsi dopo l’annuncio dell’astrofisico e divulgatore Neil deGrasse Tyson. Secondo lo scienziato, l’oggetto avrebbe potuto impattare contro il nostro pianeta il 2 novembre, a una velocità di 40mila chilometri all’ora. Non c’era comunque da preoccuparsi, aveva aggiunto: l’asteroide era troppo piccolo per causare danni, e si sarebbe sbriciolato contro l’atmosfera. Scenario che comunque non si è verificato: 2018VP1 ha continuato indisturbato il suo viaggio nello spazio.
L’episodio dell’Election Day Asteroid conferma ancora una volta l’importanza dei programmi di monitoraggio e difesa del nostro pianeta, che ormai sono in grado di prevedere in anticipo il passaggio di oggetti anche molto piccoli – nel caso di 2018VP1, poco più di due metri. Un’attività che sarà perfezionata nei prossimi anni, grazie anche allo sviluppo del telescopio FlyEye dell’Esa, di concezione Italiana, di future missioni come HERA dell’Esa e LICIACube dell’Asi.