È a spasso nel cosmo da 43 anni e ha ‘macinato’ miliardi di chilometri, arrivando a raggiungere lo spazio interstellare: la stakanovista in questione è Voyager 2, la sonda Nasa lanciata il 20 agosto 1977 con lo scopo di studiare il Sistema Solare esterno.

Voyager 2 torna a far parlare di sé per il recente contatto che ha avuto con l’antenna radio terrestre Dss43 (Deep Space Station 43), l’unica con cui può interagire. La comunicazione è avvenuta lo scorso 29 ottobre, durante un test effettuato con l’antenna, che da alcuni mesi si trova coinvolta in una revisione generale delle sue apparecchiature. Infatti, Dss43, che si trova a Canberra (Australia) ed ha un’ampiezza di 70 metri, ha quasi mezzo secolo sulle spalle: ha iniziato la sua attività nel 1972 e da allora è stata più volte sottoposta a manutenzioni ed aggiornamenti, anche se mai in maniera così estesa come sta avvenendo oggi. Gli upgrade hanno riguardato i radio trasmettitori (tra cui quello usato per comunicare con Voyager 2, mai cambiato in 48 anni), i dispositivi per il riscaldamento e il raffreddamento, l’alimentazione elettrica e le apparecchiature elettroniche necessarie per far funzionare i trasmettitori.

Dss43 fa parte del Deep Space Network della Nasa, una rete di antenne utilizzata per comunicare con le sonde che operano nello spazio oltre la Luna; le altre due antenne della ‘squadra’ si trovano a Madrid e a Goldstone (California).

Dss43, la cui attività dovrebbe riprendere ufficialmente il prossimo febbraio, ha inviato alcuni comandi alla sonda, che li ha eseguiti senza problemi dopo aver confermato di aver ricevuto il segnale. Fra invio e ricezione, ogni comando richiede circa 16 ore.  Voyager 2 può dialogare solo con questa antenna a causa della sua posizione: nel 1989, per compiere un sorvolo ravvicinato di Tritone, luna di Nettuno, la sonda ha oltrepassato il polo nord del pianeta e, rispetto al piano dei pianeti, la traiettoria seguita l’ha fatta deviare verso sud. Da allora, Voyager 2 ha mantenuto questa direzione e al momento, ad una distanza di oltre 18 miliardi di chilometri dalla Terra, si trova così a sud che non può avere connessioni con le antenne terrestri situate nell’emisfero settentrionale. La sonda sta trasmettendo dati dallo spazio interstellare, la regione al di fuori dell’eliosfera ovvero la ‘bolla’ magnetica che racchiude il Sistema Solare.

Il ‘maquillage’ di Dss43 sarà utile non solo per i futuri contatti con Voyager 2, ma anche per altre missioni, come quella del rover Perseverance (al momento in viaggio verso Marte) e per il programma Artemis.

In basso: la traiettoria di Voyager 2 (Crediti: Nasa-Jpl/Caltech).