Dopo 5 mesi di stop l’Europa torna a lanciare. Il 15 agosto scorso il vettore Ariane 5 ha compiuto con successo la prima missione dalla chiusura del centro spaziale Esa di Kourou in Guyana francese, avvenuta a marzo in seguito all’emergenza Covid-19.

Ariane 5 ha portato in orbita un carico da 9.700 chilogrammi, composto da tre satelliti – ciascuno da più di tre tonnellate – rilasciati in orbita geostazionaria. Due sono satelliti per le trasmissioni in alta definizione, Bsat-4b per la rete tv giapponese e Galaxy-30 per il nord America. Il terzo è il Mission Extension Vehicle 2, un veicolo di manutenzione satellitare progettato per attraccare ai satelliti in orbita e fornire servizi di estensione della vita utile.

A bordo del lanciatore anche tecnologia italiana: i booster laterali a propellente solido e la turbopompa ad ossigeno liquido sono prodotti in Italia da Avio.

Il successo di Ariane segna la ripresa della piena operatività dello spazioporto dell’Esa, che aveva riaperto le attività già a maggio in vista del lancio del Vega, poi rinviato. Il liftoff del vettore europeo, disegnato e realizzato in Italia, è ora in programma per il 1°settembre, con il debutto del nuovo sistema di trasporto e rilascio in orbita Ssms