Euclid è una missione di classe media dell‘Agenzia spaziale europea. Il telescopio spaziale avrà lo scopo di investigare la distribuzione e l’evoluzione dell’Universo, la materia oscura e l’energia oscura. 

I due strumenti che compongono il carico scientifico, Vis e Nisp, sono stati completati e testati e sono pronti per essere integrati con il telescopio presso Airbus defence and space a Tolosa, in Francia. Una volta diventati operativi funzioneranno in parallelo, osservando le stesse regioni di cielo.

Vis e Nisp, rispettivamente VisibleInstrument e Near infrared spectro-photometer, sono stati realizzati con un importante contributo italiano, sia dell’Inaf che del Infn coordinati dall’Agenzia spaziale italiana. L’Italia è, insieme a Francia e Gran Bretagna, uno dei principali protagonisti della missione.

Euclid è costituito da un telescopio a specchio di 1,2 metri, progettato per funzionare a lunghezze d’onda sia visibile che vicine all’infrarosso. Suo compito sarà realizzare una mappa molto dettagliata della distribuzione e dell’evoluzione di materia ed energia oscure nell’Universo, mappando ben due miliardi di galassie. 

Vis gestirà la misurazione della galassie, realizzando le migliori immagine di galassie anche molto lontane. Nisp invece si dedicherà alla misurazione spettroscopica delle galassie, che permetterà ai cosmologi di stimare le loro distanze. Al termine della sua missione, i dati raccolti da Euclid permetteranno il più grande e accurato rilevamento 3D dell’Universo. 

Strumento Nisp

Un’altra importante innovazione sarà il campo visivo di Nisp, il più grande mai realizzato per uno strumento a infrarossi destinato allo spazio. Fondamentale per la sua realizzazione è stata la scelta del materiale selezionato per la costruzione del modulo di carico utile: il carburo di silicio. Già utilizzato dall’Esa per la produzione di alcune parti nelle missioni Herschel e Gaia, per Euclid è stato utilizzato sia per la realizzazione degli strumenti che del telescopio. Il carburo di silicio, al contrario del metallo, rimane stabile alle variazioni di temperatura ma, essendo una ceramica, è molto più fragile «È stata una grande sfida essere in grado di fabbricare gli strumenti con questo materiale e assicurarsi che rimangano integri durante il lancio», ha speigato Tobias Boenke, Mission system & Nisp Iinstrument engineer presso l’Esa. 

Entrambi gli strumenti riceveranno la luce dal telescopio con uno speciale componente, posizionato dietro quest’ultimo, chiamato dicroico, che separerà la luce raccolta e devierà le lunghezze d’onda visibili a Vis e le infrarosse a Nisp. Le informazione combinate provenienti da ambedue offriranno agli scienziati la possibilità di investigare la natura e la quantità di materia ed energia oscura nell’Universo.

L’assemblaggio presso Airbus defence and space durerà diversi mesi e, una volta che il telescopio sarà stato integrato con il modulo di carico utile, verrà inviato al Centre Spatial de Liège, in Belgio, per un test, previsto per febbraio e marzo 2021, in una camera a vuoto termico che simula le condizioni dello spazio. A test superato, verrà inviato presso Thales Alenia Space, a Torino. La compagnia ha infatti realizzato il modulo di servizio, che verrà integrato con il payload per formare il veicolo spaziale finale; in attesa del lancio che al momento rimane programmato per la seconda metà del 2022, dallo spazioporto europeo Kouru, nella Guyana francese.