NEBULOSE/Le nebulose planetarie potrebbero essere la sede adatta dove trovare i maser astronomici, analoghi dei laser alla lunghezza d’onda radio. Lo studio su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society

Giulia Bonelli 25 giugno 2018

Esiste nel cosmo un fenomeno gemello dei laser, ma visibile nella banda radio dello spettro elettromagnetico. Si tratta dei cosiddetti maser, identificati per la prima volta nello spazio circa 50 anni fa e ancora oggi oggetto di grande interesse da parte degli astronomi. Acronimo di Microwave Amplification by Stimulated Emission of Radiation, i maser astronomici sono stati trovati soprattutto nei pressi delle culle stellari, quelle regioni del cosmo dove è più attiva la nascita di nuovi astri. Un’emissione maser particolarmente potente è stata registrata nel 1989, sprigionata da gas idrogeno attorno alla stella MWC349.

Da allora questa notevole fonte energetica è stata attentamente studiata, e i modelli hanno rivelato che la condizione ideale per la produzione dei maser è la presenza di un denso disco di gas ionizzato. Eppure, nonostante svariate ricerche, non è ancora stato trovato un altro oggetto la cui emissione fosse paragonabile a quella di MWC349. Un recente studio ora ci si avvicina molto: un team di astronomi coordinato dall’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics ha infatti individuato un corpo celeste in grado forse di competere con la stella regina dei maser. È Menzel 3 (Mz 3, più famosa col nome di Nebulosa Formica), una giovane nebulosa planetaria bipolare situata nella costellazione del Regolo. Questo complesso agglomerato interstellare presenta un’emissione di idrogeno più potente di qualunque altra nebulosa planetaria conosciuta.

I risultati, pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society e ottenuti grazie ai dati del telescopio spaziale Herschel, mostrano una forte somiglianza tra le linee registrate negli spettri di MWC349 e di Mz3. Ma mentre nel caso della stella si può parlare con certezza di maser, il gas ionizzato della Nebulosa Formica sembrerebbe emettere invece un segnale laser. Manca dunque la controparte nelle microonde, ma i ricercatori non escludono di poterla trovare in futuro. Ecco dunque che le nebulose planetarie sembrerebbero il posto gius