Dalla mitologia allo spazio profondo su Bennu

La porzione di roccia più sporgente dell’asteroide Bennu ha finalmente un nome: si chiamerà Benben Saxum, il nome della collina emersa dalle acque primordiali su cui si posò Bennu, l’uccello che rappresentava l’anima divina del dio Ra nella mitologia egizia.

La roccia delle dimensioni di 21,7 metri è situata nell’emisfero meridionale dell’asteroide oggetto di osservazione della sonda Osiris Rex. Il nome è stato proposto dal team della sonda che ha mappato l’asteroide nel corso dell’ultimo anno. Osiris Rex è la prima missione di sample return diretta verso un asteroide progettata dalla Nasa e la raccolta dei campioni avverrà quest’estate.

Il nome è stato sottoposto all’approvazione dell’International Astronomical Union, l’autorità riconosciuta a livello internazionale per la nomenclatura dei corpi celesti. Insieme a Bremben sono stati nominate altre dieci caratteristiche superficiali dell’asteroide, che prendono il nome di creature volatili e luoghi ad esse associati nei miti di vari culture.

Eccole nel dettaglio:

Tlanuwa Regio: è una struttura geologica che prende il nome dalla mitologia degli indiani Cherokee: i Tlanuwa sono uccelli giganti che hanno sparso sulla Terra pezzi di serpente che si sono poi trasformati in colonne di roccia.

Roc Saxum: prende il nome da Roc, un enorme uccello rapace presente nella mitologia araba del Medio Oriente.

Simurgh Saxum: nome che ha origine dalla mitologia persiana. Simurgh definisce il meridiano principale su Bennu ed è la base del sistema di coordinate dell’asteroide.

Huginn e Muninn Saxum:  sono massi adiacenti che prendono il nome dai  due corvi che accompagnano il dio Odino nella mitologia nordica.

Ocypete Saxum: prende il nome da una delle arpie greche, la personificazione mezzo donna e mezzo uccello dei venti tempestosi. Ocypete Saxum si trova vicino all’origine di uno degli eventi di espulsione di materiale dell’asteroide, avvenuto il 19 gennaio 2019.  Bennu è un asteroide attivo che a volte emette piccoli detriti nello spazio. I meccanismi più probabili dietro al fenomeno, osservato per la prima volta da Osiris Rex, sono da ricercare nella frammentazione della superficie a causa dello stress termico e dall’impatto con piccoli meteoroidi.

Strix Saxum: prende il nome da Strige, uccello notturno di cattivo auspicio nella mitologia romana. Strix Saxum è un grosso masso che fiancheggia il sito di raccolta dei campioni di backup della missione.

Amihan Saxum:  prende il nome dalla l divinità mitologica Tagalog (Filippine), la prima creatura ad abitare nell’universo. Questo grande masso piatto sembra essere parzialmente sepolto e si trova nella Tlanuwa Regio, che ha una concentrazione insolitamente alta di grandi rocce.

Pouakai Saxum:  dal nome dall’uccello mostruoso che uccide e mangia gli umani nella mitologia Maori (Polinesia). Pouakai Saxum misura 10,6 metri di larghezza ed è situato nell’emisfero meridionale di Bennu, leggermente a nord di Benben Saxum.

Aetos Saxum: dal compagno di giochi d’infanzia di Zeus, che fu trasformato in un’aquila da Hera nella mitologia greca. Aetos Saxum è un masso evidentemente piatto, con una forma simile a quella di un’ala, situato vicino all’equatore di Bennu.

Gargoyle Saxum:  dalla creatura mostruosa di pietra simile a un drago. Gargoyle Saxum è un grande masso prominente vicino al sito di campionamento di backup della missione che è uno degli oggetti più scuri sulla superficie di Bennu.

«Osiris Rex ha acquisito una grande familiarità con tutte le caratteristiche geologiche di Bennu –  ha affermato Dante Lauretta, principal investigator della missione presso l’Università dell’Arizona – queste caratteristiche ci forniscono informazioni sulla storia di Bennu e i loro nuovi nomi simboleggiano l’essenza della missione: studiare il passato per scoprire le nostre origini e comprendere il nostro futuro».