DINAMISMO DEL SOLE/Dai dati della sonda Soho, che da oltre vent’anni tiene d’occhio il Sole, ricavati i suoni delle vibrazioni della nostra stella

Valeria Guarnieri26 luglio 2018

È in orbita dal 2 dicembre 1995, è frutto di una collaborazione tra Nasa ed Esa e il suo compito è studiare la struttura interna del Sole, la sua vasta atmosfera e le origini del vento solare: si tratta della sonda Soho (Solar & Heliospheric Observatory), i cui dati sono stati ora sottoposti ad un processo di sonificazione che permette alla comunità scientifica e al grande pubblico di ascoltare le attività del Sole, come, ad esempio, le onde e le eruzioni.

La conversione dei dati in suono, una metodologia utilizzata di frequente da molti team di ricercatori per presentare temi scientifici in maniera accattivante, è stata realizzata presso i laboratori di Fisica Sperimentale dell’Università di Stanford (Stanford Experimental Physics Lab) dal senior scientist Alexander G. Kosovichev. I suoni ricavati dai dati di Soho, che inizialmente doveva essere operativa sino al 1998 e invece tra qualche mese festeggerà 23 anni in orbita, consentono agli addetti ai lavori di avere una rappresentazione concreta della vitalità solare e di studiare, da un punto di vista differente, una gamma di svariati fenomeni dinamici del Sole, dai brillamenti (flares) alle emissioni di massa coronale (Cmecoronal mass ejection).

Nello specifico, i suoni derivano dalle informazioni raccolte dallo strumento Mdi(Michelson Doppler Imager) della sonda, opportunamente processate per eliminare fattori di disturbo, come gli effetti connessi al movimento di Soho, e selezionare solo onde sonore ‘pulite’. Le armonie solari sono state poi utilizzate per realizzare ‘Solarium’, un’installazione immersiva per il grande pubblico allestita presso il Goddard Space Flight Center della Nasa.

Ascolta il suono del Sole

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