Uno studio condotto dall’Università di Washington ha individuato tracce di grani presolari in un meteorite primitivo, in un’area in cui non sarebbero dovuti essere presenti. I grani solari sono composti da minuscole parti di materiale interstellare formatesi prima della nascita del Sole e talvolta possono essere rilevati nei meteoriti di tipo primitivo. Il meteorite oggetto dello studio –  denominato Curious Marie in onore della celebre scienziata –  è un pezzo di roccia scura che presenta inclusioni sparse di calcio e alluminio chiamate anche con l’acronimo Cai (calcium and aluminum-rich inclusions).

Questi oggetti – tra i primi ad essersi condensati nella nebulosa solare – sono di grande aiuto per gli scienziati impegnati nello studio degli albori del Sistema Solare.

«L’individuazione di grani presolari intatti in un oggetto del genere è senza dubbio sorprendente– commenta Olga Pravdivtseva, autrice principale dello studio – secondo le teorie attuali sulla formazione del Sistema Solare questi grani non avrebbero potuto sopravvivere nell’ambiente in cui si sono formate le inclusioni Cai per via delle temperature troppo elevate presenti durante i primi stadi di vita del Sole».

Gli scienziati hanno usato le firme isotopiche di gas nobile per dimostrare la presenza di grani presolari di tipo Sic – composti da carburo di silicio –  all’interno di Curious Marie. Nello specifico gli scienziati hanno riscaldato i campioni di meteorite aumentando in modo graduale la temperatura e misurando la composizione di quattro diversi gas rilasciati nel corso di 17 fasi. Secondo quanto è emerso dallo studio il processo di formazione non è stato lo stesso per tutti i granelli Cai.

«La presenza di grani Sic nelle inclusioni Cai – continua Pravdivtseva – ci parla dell’ambiente presente nella nebulosa solare ai tempi della prima condensazione dei materiali solidi. Lo studio dei composti Sic può aiutarci a capire meglio questo periodo remoto del nostro Sistema Solare. La maggior parte delle inclusioni Sic sono state sciolte dalle altissime temperature e abbiamo perso tutte le loro firme. Questa volta possiamo ritenerci fortunati».

Pravdivtseva e i suoi collaboratori non sono stati i primi ad utilizzare le firme dei gasi nobili per la ricerca dei composti Sic nei meteoriti ma questo è il primo caso in cui le tracce sono state rilevate con certezza. Secondo gli scienziati una scoperta del genere è di grande rilievo e le ricerche future nel settore potranno cambiare il nostro modo di vedere le prime fasi del Sistema Solare.