Contiene 109 ritratti di nebulose, galassie e ammassi stellari visibili nell’emisfero celeste settentrionale e in quello meridionale, anche con telescopi amatoriali: si tratta del catalogo astronomico Caldwell, compilato dal divulgatore ed astrofilo inglese Sir Patrick Caldwell-Moore. Questo repertorio, pubblicato nel 1995 sulla rivista americana Sky & Telescope, è stato concepito come un’integrazione al celebre catalogo dell’astronomo francese Charles Messier (“Catalogues des nébuleuses et des amas d’étoiles”), che è centrato solo sugli oggetti celesti dell’emisfero settentrionale.
Le entità più importanti – anche dal punto di vista scientifico – del catalogo Caldwell sono ora entrate a far parte di una nuova ‘pinacoteca spaziale’, frutto dell’incessante lavoro del telescopio Hubble: l’album, al momento, è costituto da 56 ritratti, ricavati dai dati che l’infaticabile esploratore ha raccolto in oltre 1 milione di osservazioni. In questo repertorio sono presenti 12 foto che sono state processate ex novo e mai realizzate in precedenza dalla Nasa, come quella in alto, raffigurante la galassia a spirale Caldwell 12-Ngc 6946 (Crediti: Nasa, Esa e L. Ho, Peking University; processing: Gladys Kober, Nasa/Catholic University of America).
Quindi, per alcuni dei soggetti immortalati, gli scatti di Hubble rappresentano un unicum, mentre per altri le foto già esistenti sono state aggiornate in alta risoluzione. Gli oggetti Caldwell che il telescopio ha osservato sono in tutto 95: sono rimasti fuori dalla fotogallery, per il momento, quelli per i quali non è stato ancora individuato un interesse scientifico tale da includerli nell’agenda di Hubble, più che mai densa di impegni. Molte tra queste entità, inoltre, appaiono nella volta celeste con dimensioni considerevoli ed eccedono le misure del campo visivo del telescopio, che è solito esaminare piccole porzioni di cielo ad alta risoluzione: di conseguenza, alcuni scatti hanno colto gli oggetti nella loro interezza, mentre altri si sono limitati a inquadrare determinati particolari. L’album Caldwell, infine, presenta una peculiarità: ogni oggetto è accompagnato da una carta celeste (una pagina di esempio, qui), in modo tale che gli astrofili possano individuarlo più facilmente nel cielo notturno; le foto sono disponibili sul sito della Nasa (qui) e su Flickr (qui).
Hubble non è nuovo ad una raccolta tematica di questo tipo: nell’ottobre 2017, infatti, con le sue foto fu realizzato un album degli oggetti appartenenti al catalogo Messier.