Ha un aspetto armonioso e scintillante, valorizzato dal suo orientamento a faccia in su, e non si direbbe che al suo interno siano avvenuti eventi traumatici: il nuovo soggetto in posa per Hubble è Ngc 5468, una galassia a spirale che negli ultimi 20 anni è stata caratterizzata da un andamento piuttosto agitato.
La galassia, nota anche come Leda 50323 e Ugca 384, ha ospitato 5 esplosioni di supernova, che si sono susseguite in un arco di tempo compreso tra il 1999 e il 2018; il fenomeno, che avviene quando le stelle arrivano al ‘capolinea’, può presentare due percorsi differenti che però portano allo stesso esito. La fine come supernova si verifica quando un astro esaurisce il suo ‘carburante’ e diventa instabile al punto di collassare ed esplodere oppure quando una nana bianca – in un sistema binario – sottrae troppo materiale alla sua compagna e scoppia, non riuscendo a sostenere la nuova condizione.
Le 5 supernove osservate in Ngc 5468 appartengono ad ambedue le categorie e sono state designate con delle sigle alfanumeriche: Sn 1999cp, Sn 2002cr, Sn 2002ed, Sn 2005p e Sn 2018dfg. Nonostante la distanza dalla Terra (situata a oltre 130 milioni di chilometri nella costellazione della Vergine), il particolare orientamento della galassia ha reso il quintetto di supernove facilmente individuabili dagli astronomi che le hanno potute osservare non appena si sono mostrate in tutto il loro fulgore.
Scoperta da William Herschel nel 1785, Ngc 5468 appartiene ad un gruppo galattico che comprende altre due ‘colleghe’ a spirale – Ngc 5493 e 5476 – e una coppia in interazione – Ngc 5426 e 5427 – che è nota con il nome collettivo Arp 271.
La galassia, che ha un diametro di circa 110mila anni luce, è stata immortalata da Hubble con la fotocamera Wfc3 (Wide Field Camera 3); l’immagine deriva da un collage di foto scattate nel visibile e nell’infrarosso e ha visto l’utilizzo di 4 diversi filtri per campionare le lunghezze d’onda.