Il suo nuovo nome – ‘Cielo’ – è in linea con lo status di corpo celeste più lontano mai esplorato in precedenza da un manufatto umano e gli è stato attribuito ieri nel corso di una cerimonia, tenutasi presso la sede centrale della Nasa a Washington: il neo-battezzato è 2014 Mu69, l’oggetto della Fascia di Kuiper che New Horizons ha sorvolato lo scorso 1° gennaio.
Al corpo celeste, considerato un cimelio risalente alla nascita del Sistema Solare, è stato attribuito il nome di Arrokoth, un termine che appunto significa ‘Cielo’ nella lingua dei Powhatan, una tribù di Nativi Americani; l’appellativo sostituisce definitivamente l’arida sigla alfanumerica assegnata poco dopo la scoperta (26 giugno 2014) e il nickname provvisorio Ultima Thule, utilizzato in attesa della scelta di un nome ufficiale.
A proporre Arrokoth all’Unione Astronomica Internazionale (Iau) è stato il team della missione New Horizons, che aveva precedentemente acquisito il benestare dei rappresentanti e degli anziani dei Powhatan; la scelta degli studiosi è caduta su questo termine perché ben rappresenta l’anelito umano di rivolgere lo sguardo al cielo e il desiderio di scoperta, che è alla base della missione svolta dalla sonda in un’area così remota del Sistema Solare.
Il privilegio della scelta del nome – nel rispetto delle norme della Iau – è spettato ai ricercatori che, all’interno del team della missione, hanno scoperto l’oggetto, utilizzando il telescopio Hubble. Il gruppo ha pensato di collegare il corpo celeste alla cultura della popolazione autoctona che viveva nella zona da dove è stata effettuata la scoperta, il Maryland; infatti, hanno sede in questo stato americano lo Space Telescope Science Institute (STScI), che conduce le attività di osservazione di Hubble, e il Laboratorio di Fisica Applicata dell’Università Johns Hopkins, responsabile della gestione della missione New Horizons.
La sonda Nasa è stata lanciata il 19 gennaio 2006, quando Plutone aveva ancora lo status di nono pianeta del Sistema Solare, e, dopo un ‘incontro’ con il sistema di Giove nel febbraio 2007, ha puntato verso Plutone, effettuando lo storico sorvolo il 14 luglio 2015. La ‘visita’ ad Arrokoth (il 1° gennaio 2019) è avvenuta dopo che New Horizons aveva raggiunto una distanza record dalla Terra, pari a 6,5 miliardi di chilometri.
Il viaggio di New Horizons (Credits: Nasa)