Inaugurata al Museo nazionale scienza e tecnologia l’installazione del modello in scala 1:1 del lanciatore spaziale VV01 della prima missione Vega, del primo lancio di qualifica con il quale portò in orbita il satellite dell’Asi Lares.

L’installazione è frutto dell’iniziativa di Esa – Agenzia spaziale europea, in collaborazione con Asi – Agenzia spaziale italiana, Avio S.p.A. e con il contributo di Regione Lombardia.

Con i suoi 30 metri di altezza per 3 metri di diametro, il modello è stato collocato negli spazi esterni del Museo accanto a un altro enorme oggetto di grande richiamo come il sottomarino Toti. Il “nuovo arrivato” è diventato quindi una delle icone del Museo contribuendo ad arricchire lo skyline della città di Milano. 

Il pubblico potrà visitare l’area espositiva immerso in una scenografia dinamica luminosa progettata dall’architetto Alberto Pasetti, per far rivivere i diversi momenti di funzionamento del lanciatore.

Il modello di VEGA rappresenta una nuova risorsa culturale per il Museo che permette di completare il tema dei lanciatori nell’Area Spazio, finora rappresentato dall’esposizione di uno dei 3 motori originali del VEGA, raccontando, anche attraverso un impatto fortemente emotivo, come il passato, presente e futuro delle applicazioni per la ricerca aerospaziale passano anche dalle competenze e dalla progettualità italiana, un patrimonio internazionalmente riconosciuto che va preservato e valorizzato.

Alla cerimonia inaugurale aperta dal Direttore Generale del Museo, Fiorenzo Galli, hanno preso parte Stefano Bianchi, Responsabile per lo Sviluppo dei Sistemi di Trasporto Spaziale all’Agenzia spaziale europea, Enrico Russo, Direttore Tecnico Asi, Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio quali promotori dell’iniziativa. Sostegno e plauso sono giunti da Regione e Comune nelle persone di Fabrizio Sala, Vicepresidente e Assessore per la Ricerca, Innovazione, Università della Regione Lombardia e Roberta Cocco, Assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano.

Il Direttore Generale del Museo Fiorenzo Galli