Tess, il cacciatore di nuovi mondi, ha rilevato un insolito pianeta attorno due giganti rosse in espansione. Il nuovo studio, capitanato da un team di ricercatori dell’Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço, è stato condotto analizzando le oscillazioni delle stelle HD 212771 e HD 20394, attraverso i dati dell’astrosismologia raccolti tramite il satellite Tess.

Dopo aver determinato le proprietà fisiche di entrambe le stelle – come massa, dimensione ed età –  gli scienziati si sono concentrati sullo stato evolutivo di HD 203949.

L’obiettivo del team è stato quello di comprendere in che modo il pianeta osservati sia riuscito a ‘sopravvivere’ evitando di essere ‘inghiottito’ dalla gigante rossa, dato che la stella durante la fase finale della sua evoluzione si sarebbe già espansa ben oltre la sua attuale orbita planetaria.

L’analisi della gigante rossa sembra suggerire che la stella sia troppo ‘evoluta’ per ospitare un pianeta. Ciononostante, i dati mostrano che il pianeta è insolitamente lì. La soluzione a questo apparente dilemma scientifico, spiegano i ricercatori, sta nel semplice fatto che le stelle e i loro pianeti non solo si formano ma si evolvono insieme. In questo caso specifico, il pianeta è riuscito semplicemente a evitare di essere inghiottito dalla stella in espansione.

Nell’ultimo decennio, l’astrosismologia ha avuto un impatto significativo sullo studio delle stelle simili al Sole e giganti rosse, che mostrano oscillazioni simili a quelle della nostra stella. Questi studi sono progrediti considerevolmente negli anni grazie agli osservatori spaziali come Kepler della Nasa e continueranno nel prossimo decennio grazie ai satelliti Tess e l’europeo Plato.

Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.