La sua stazza è pari a 2,1 volte quella di Giove, ma questo fattore non gli impedisce di essere uno sprinter da record: il ‘corridore’ in questione è Ngts-10b, un esopianeta appartenente alla categoria dei gioviani caldi, che copre il percorso intorno alla sua stella in sole 18,4 ore. Il corpo celeste, che rappresenta un caso raro nel suo genere, è stato scoperto grazie a Ngts (Next Generation Transit Survey), una struttura costituita da 12 telescopi che è situata in Cile, presso l’Osservatorio Paranal. L’indagine è stata condotta da un gruppo di lavoro internazionale, coordinato dal Centro per gli Esopianeti dell’Università di Warvick (Regno Unito), ed è stata illustrata nell’articolo “Ngts-10b: The shortest period hot Jupiter yet discovered”; lo studio, sottomesso a Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, è al momento disponibile in pre-print sulla piattaforma arxiv.org.

Gli Hot Jupiter sono noti per le loro dimensioni e per il fatto di orbitare pericolosamente vicino alla loro stella, a distanze inferiori rispetto a quella che divide Mercurio dal Sole e con un arco temporale al di sotto dei 10 giorni. Sinora sono stati individuati pochi gioviani caldi in grado di completare un’orbita in meno di un giorno terrestre: sono piuttosto rari e sono definiti ‘ultra-short-period Hot Jupiters’. Ngts-10b, quindi, è un esemplare raro e da record in questo sottoinsieme: infatti, vi sono altri pianeti che hanno queste orbite brevi, ma sono molto più piccoli di questo gioviano. L’esopianeta fa il ‘girotondo’ intorno a Ngts-10, una stella nana arancione le cui dimensioni sono circa il 70% rispetto a quelle del Sole; la breve distanza tra i due oggetti celesti non è ancora nota con precisione, ma gli astronomi pensano che possa oscillare tra 980 e 1140 anni luce.

Ngts-10b non raggiunge, però, temperature da primato: la nana arancione, infatti, ha una temperatura di superficie pari a 1380 gradi Celsius e quindi il pianeta non è particolarmente bollente. Il gioviano caldo ha intrapreso comunque una strada pericolosa: secondo gli studiosi, la vicinanza alla stella è tale che la sua orbita potrebbe subire un decadimento fino a giungere ad un epilogo fatale. I modelli suggeriscono che nei prossimi 10 anni il tempo in cui Ngts-10b percorre l’orbita si ridurrà di 7 secondi e che tra circa 38 milioni di anni questo mondo alieno si tufferà nella stella. Per gli astronomi i corpi celesti come Ngts-10b costituiscono una ‘palestra’ ideale per approfondire la natura delle interazioni gravitazionali tra pianeti e stelle ospiti.