Continua la cooperazione tra Russia e Cina nell’esplorazione lunare. Durante la missione Chang’e-4, Roscosmos aveva già affiancato Cnsa, fornendo un generatore termoelettrico a radioisotopo. Ora, le due agenzie hanno concordato di esplorare congiuntamente il nostro satellite. La decisione è stata presa a seguito di una riunione a San Pietroburgo.
Secondo gli accordi, la cooperazione riguarderà il possibile contributo di payload scientifici per i veicoli spaziali Luna-26 e Chang’e-7. Le agenzie si sono impegnate, inoltre, nella creazione di un deep space data center congiunto, che sarà costituito da centri situati sia in Russia che in Cina. L’accordo è stato firmato il 17 settembre da Dmitry Rogozin, direttore generale di Roscosmos, e Zhang Keqiang, a capo della China National Space Administration.
Diverse sono le opinioni su questa ‘alleanza’ e c’è chi pensa che la collaborazione russia-cina sia nata con un unico scopo, ovvero mettere i bastoni tra le ruote agli Stati Uniti, nonostante Roscosmos sia coinvolto nel programma Nasa del Lunar Gateway.
Pochi mesi fa, si era parlato di un accordo tra Cina, Europa e Russia per definire congiuntamente un piano per costruire una stazione di ricerca scientifica sulla luna. Ma nessuna decisione è stata ancora approvata dall’agenzia spaziale europea e dai suoi stati membri.
Al momento, quindi, ciò che sappiamo per certo è che le università russe e cinesi stanno conducendo ricerche preliminari sulle tecniche di perforazione a ultrasuoni per rilevare l’acqua all’interno della superficie lunare e che le missioni Luna-26 targata Roscosmos e Chang’e 7 di Cnsa, sono programmate per la metà del 2020.