Si trova nella costellazione del Leone, a 35 milioni di anni luce di distanza ed è sotto la lente di tre celebri telescopi, che hanno osservato i flussi del suo materiale in movimento verso il mezzo interstellare: a destare l’interesse di Alma, Hubble e Vlt è stata Messier 95 (M 95), galassia a spirale barrata scoperta nel 1781 dall’astronomo francese Pierre Méchain. I processi in atto nella galassia sono al centro di uno studio internazionale recentemente pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (articolo: “Survival of molecular gas in a stellar feedback-driven outflow witnessed with the Muse Timer project and Alma”); la ricerca è stata coordinata dal Max-Planck Institut fur Astronomie di Heidelberg e, tra i vari soggetti coinvolti, ha visto la partecipazione dell’Eso e dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie.

M 95, nota anche come Ngc 3351, contiene circa 40 miliardi di astri, è attraversata da una barra e il suo ‘cuore’ è circondato da un anello interno in cui si stanno formando nuove stelle. La galassia è ritenuta dagli astronomi un ottimo laboratorio per studiare il ‘feedback’ stellare, ovvero il processo di redistribuzione di gas, elementi metallici ed energia all’interno del mezzo interstellare. Questo meccanismo ha implicazioni di grande rilievo in quanto influenza i venti galattici, plasma la materia oscura barionica delle galassie e spesso costituisce un fattore di incertezza nei modelli riguardanti la loro formazione.

Il gruppo di lavoro ha impiegato i dati del telescopio Nasa-Esa Hubble e del radiotelescopio Alma dell’Eso, soprattutto per quanto riguarda i flussi di gas e polveri, e quelli dello spettrometro Muse (Multi Unit Spectroscopic Explorer), installato sul telescopio Vlt dell’Eso, per analizzare il mezzo interstellare e l’anello interno della galassia; inoltre, è stata utilizzata la mappatura Muse-Timer (Time Inference with Muse in Extragalactic Rings). Basandosi su questo materiale, gli astronomi hanno effettuato delle simulazioni informatiche, riguardanti soprattutto le dinamiche dei gas, e hanno costatato la fuoriuscita di gas molecolare e polveri dall’anello di M 95. Questa struttura, che circonda il nucleo galattico, è la cornice in cui si sta verificando la nascita di nuovi astri ad un’intensità tale da produrre l’espulsione di bolle di gas caldo; secondo i ricercatori, questo fenomeno può influenzare, anche negativamente, il tasso di formazione dei baby astri.