Semaforo verde per lo spazioporto di Virgin Galactic. Mentre l’azienda di Richard Branson è impegnata nei test di prova del suo veicolo spaziale, Space ShipTwo, i vertici annunciano che lo Spaceport America situato nel deserto del New Mexico è pronto ad aprire i battenti. La notizia è stata resa nota lo scorso 15 agosto e nel corso dell’evento dedicato sono state rese note le prime foto della struttura. Sempre lo stesso giorno, il WhiteKnightTwo –  il velivolo che porterà in quota la navetta SpaceShipTwo con a bordo i futuri turisti spaziali  ha volato per più di un’ora, simulando il rilascio della SpaceShipTwo.

Secondo  quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Virgin, George Whitesides, l’operatività della struttura include anche la capacità di supportare le operazioni di volo del velivolo WhiteKnightTwo – noto come Vms Eve – che ha effettuato un volo lo scorso 12 agosto dall’altro spazioporto proprietà dell’azienda, situato nel deserto del Mojave in California.  I test sul WhiteKnightTwo sono fondamentali per il completamento del sistema orbitale e per poter dare il via alle operazioni commerciali –  i primi voli per i turisti spaziali – che dovrebbero partire dal prossimo anno. A maggio scorso, la società ha infatti dichiarato che le operazioni si sarebbero spostate gradualmente dal deserto del Mojave al New Mexico, in vista delle ultime prove sui velivoli.

«La nostra transizione – commenta Whitesides – sta procedendo in modo spedito, con 89 membri del personale già trasferiti in New Mexico e altri 60 in procinto di farlo. Stiamo lavorando per avere la piena operatività al più presto». I lavori sulle strutture dello spazioporto, sono stati inaugurati nel 2011 e  la struttura è costituita da tre  piani: il primo Gaia, riservato ai turisti spaziali e al personale, è dotato di tutti i confort possibili di cui gli ospiti potranno usufruire in attesa del volo suborbitale. Il secondo denominato Cirrus, ospita il centro per il controllo dei voli e altri uffici riservati ai tecnici e ai piloti, mentre il terzo, ancora incompiuto, fungerà da area dedicata alla preparazione degli ospiti.

La data del primo lancio non è ancora stata fissata anche se già 600 persone hanno prenotato il biglietto del valore di 250 mila dollari per godere del volo suborbitale. L’esperienza offerta da Virgin Galactic permetterà agli ospiti – sei per ogni volo – di vedere la curvatura della Terra a più di 100 chilometri di altezza in assenza di gravità. Non resta che attendere la fine del 2019 per gli ultimi test su Vms Eve che saranno decisivi perdere il via alla nuova era del turismo spaziale.