Qual è il meccanismo responsabile delle giganti aurore polari su Giove? Secondo uno studio pubblicato su Nature questa settimana, le emissioni aurorali di Giove, molto più potenti di quelle del nostro pianeta, non sono generate da processi simili a quelli responsabili di quelle presenti sulla Terra ma da correnti alternate legate alla rapida rotazione della sua magnetosfera.

Oltre ad essere il pianeta più grande, Giove vanta anche le aurore più brillanti di tutto Sistema Solare, che si mostrano come due grandi anelli ovali attorno ai poli del pianeta. Le aurore gioviane sprigionano un potere radiante di 100 terawatts ( pari a cento miliardi di kilowatt); per avere un’idea, la luminosità che viene prodotta equivale a circa 100.000 centrali elettriche. Questi fenomeni sono guidati da un gigantesco sistema di correnti elettriche che collega le regioni polari con la magnetosfera. La maggior parte delle correnti – note anche come correnti di Birkeland – corre lungo le linee del campo magnetico di Giove.

Grazie ai dati ottenuti dalla sonda Nasa Juno, un team di astronomi ha osservato che alla base del meccanismo che scatena le aurore gioviane non vi è una corrente diretta, ma correnti alternate, forze centrifughe legate alla rapida rotazione della magnetosfera del pianeta. I risultati dello studio mostrano inoltre che l’attività vulcanica Io, uno dei suoi quattro satelliti naturali, produrrebbe una tonnellata di biossido di zolfo gassoso al secondo che andrebbe a ionizzare nella magnetosfera. In questo modo, rapida rotazione di Giove permette alle forze centrifughe di muovere il gas ionizzato nel campo magnetico generando potenti correnti elettriche.