Il numero degli esopianeti potenzialmente abitabili potrebbe diminuire considerevolmente. Un team dell’Università della California ha scoperto che l’accumulo di gas tossici nella maggior parte dei potenziali pianeti abitabili renderebbe impossibile lo sviluppo della vita come noi la conosciamo. Gli scienziati hanno elaborato un modello per analizzare il clima e la percentuale di anidride carbonica presente su circa 4000 pianeti tra cui alcuni situati nei sistemi di Proxima Centauri e Trappist-1 più vicini al Sole.
Il tipo e l’intensità delle radiazioni che le stelle dei due sistemi emettono, può portare alla formazione di alte concentrazioni di monossido di carbonio, un gas mortale per l’uomo. Nel frattempo, Near un coronografo a infrarossi termici montato a bordo dei telescopi Vlt dell’Eso, è alla ricerca di pianeti simili alla Terra situati nelle vicinanze delle stelle A e B di Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino a noi.
Near, costruito da diverse università europee e americane e frutto di una collaborazione tra Breaktrough Watch ed Eso ha l’obiettivo di produrre un’immagine diretta di un esopianeta abitabile. Alfa Centauri A e B infatti sono poco conosciute e non è chiaro se esse siano in grado di ospitare pianeti adatti alla vita. Nel dettaglio, Near cattura la luce infrarossa emessa dalla stella per garantire una maggiore precisione nell’osservazione. Near inoltre è in grado di passare in modo veloce dall’osservazione di una stella all’altra – fino a 100 millisecondi – sfruttando al meglio i tempi a disposizione.