L’orbita terrestre bassa è un nuovo mercato di espansione commerciale e, per la sua sostenibilità economica, la Stazione Spaziale Internazionale giocherà da pivot. Nei piani della Nasa, in collaborazione con lo U.S. National Lab, il laboratorio orbitante costituirà lo strumento indispensabile per accelerare lo sfruttamento del mercato commerciale nello Spazio da parte dell’industria statunitense. Per consolidare il nuovo mercato in termini di sviluppo, profitti ed economie di scala, la Nasa ha lanciato un bando per nuovi servizi sostenibili nella bassa orbita terrestre. L’intento dell’agenzia governativa è quello di attivare nuove prospettive commerciali per le imprese americane nello Spazio della ISS relativamente a portata di mano, e di avere mano libera per concentrare invece le proprie energie su orizzonti più lontani.
Due i settori nei quali la Nasa investirà nuove risorse a beneficio delle imprese americane: lo sviluppo di tecnologia del futuro ad alto valore come l’ambito manufatturiero, la medicina rigenerativa e altre aree di ricerca sfidanti in ambiente di microgravità, e l’implementazione dell’utilizzo del laboratorio sulla ISS. Consolidare un mercato dell’orbita bassa darebbe alla Nasa la possibilità di accedere alla piattaforma commerciale in qualità di cliente principale e di continuare le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e opportunità di volo con costi di gestione condivisi. La linea tiene fede alle conclusioni dell’International Space Station Transition Report del 30 marzo 2018.
Le imprese statunitensi interessate potranno presentare le proprie proposte tenendo d’occhio le deadline, una prima tornata ha scadenza al 28 giugno e una seconda al 28 luglio. All’inizio di autunno la Nasa potrà riconoscere finanziamenti per 200.000 dollari a proposta, con premi fino a 5 milioni di dollari per la produzione di hardware di volo e per le operazioni di volo.