Gli scettici che vedono l’uomo su Marte nel 2033 come fumo negli occhi hanno pane per i loro denti. Dopo la conferma data il 26 marzo scorso da Jim Bridenstine, amministratore Nasa, sulle intenzioni di portare l’essere umano sul Pianeta Rosso nel 2033, a 9 anni dal viaggio programmato sulla Luna, la fattibilità del programma spaziale statunitense è stata bersagliata su più fronti. Sui piani di Bridenstine si allunga l’ombra di una relazione indipendente, commissionata dall’agenzia governativa al Science and Technology Policy Institute, su input del Congresso, che ha concluso che la Nasa non ha alcuna possibilità di invio di esseri umani su Marte entro il 2033.
La Nasa vuole sfruttare la Luna come trampolino per Marte. Nei piani della Campagna di esplorazione, gli astronauti raggiungeranno la Luna per poi ripartire verso il Pianeta rosso. In questa chiave sarà fondamentale l’utilizzo dello Space Launch System e della capsula Orion e lo sviluppo della stazione spaziale cislunare Lunar Gateway entro il 2020. La stazione costituirà il punto di interscambio per il velivolo interplanetario Deep Space Transport, diretto verso Marte e ritorno. Tra gli apparati, la Nasa dovrà sviluppare anche sistemi come i lander per sostenere gli equipaggi sulla superficie lunare. Secondo la ricerca, tutte queste tecnologie dovrebbero essere testate entro il 2022 per garantire il rispetto degli obiettivi prefissati, cosa che, allo stato della tecnologia, appare improbabile. Senza contare che il Deep Space Transport è ancora in fase di studio. Tutte le circostanze portano lo Science and Technology Policy Institute a collocare la prossima finestra di lancio proponibile nel 2037.
Spesa globale stimata? 217,4 miliardi di dollari al 2037 secondo lo Science and Technology Policy Institute, che, però, fa le sue valutazioni proiettando l’allunaggio nel 2028. Il report è stato subito sorpassato in curva da Bridenstine che ha anticipato lo sbarco sulla Luna al 2024. “La gente dice: Perché stanno accelerando una missione sulla luna? Beh, perché accelera una missione su Marte”, ha commentato l’anticipo sui tempi il numero uno della Nasa. E, alludendo al report dello Stpi, ha precisato che l’agenzia governativa non ha rivelato i dettagli su come sarà possibile il rispetto degli obiettivi programmati.