Col fine di mantenere il proprio «impegno per la sostenibilità spaziale», SpaceX con un comunicato ha annunciato che deorbiterà 100 satelliti della Costellazione Starlink.

Si tratta di un gruppo dei primi modelli lanciati nel 2019. Sembra che a causa di un problema comune, alcuni di questi esemplari corrano il rischio di non poter più essere manovrati. Inoltre, gli stessi sono privi delle alette che riducono la quantità di luce solare riflessa. Queste visiere, aggiunte nei satelliti successivi, contribuiscono a ridurre l’inquinamento luminoso e seguono le linee guida sulla sostenibilità.

Ci vorranno circa sei mesi per deorbitare i satelliti che, essendo perfettamente funzionanti, sono ancora «manovrabili e quindi capaci di evitare collisioni durante la fase di discesa, rimando coerenti con le migliori pratiche di sicurezza spaziale e sostenibilità» ha affermato SpaceX.

La rimozione di questi satelliti non influirà sul servizio internet a banda larga di Starlink. «SpaceX ha la capacità di costruire fino a 55 satelliti a settimana e di lanciare più di 200 satelliti al mese, il che ci consente di migliorare continuamente il nostro sistema e renderlo più resiliente».

La costellazione della società di Elon Musk conta circa 5.500 satelliti in orbita bassa (Leo), sotto i 600 chilometri di altitudine e, al momento, è la più ampia nella fornitura di servizi internet satellitari.

 

Immagine di copertina: un cielo senza inquinamento luminoso – Crediti: SpaceX