Era stato classificato come una ‘nebulosa tondeggiante priva di stelle’, ma la nuova immagine realizzata da Hubble gli rende pienamente giustizia: a far bella mostra di sé in tutto il suo splendore è Messier 28, un cluster globulare situato a circa 18mila anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione del Sagittario. L’oggetto, appartenente al repertorio “Catalogues des nébuleuses et des amas d’étoiles” compilato da Charles Messier e pubblicato per la prima volta nel 1774, è stato scoperto nel 1764 dall’astronomo francese che, con gli strumenti dell’epoca, non era riuscito a intuire la sua vera natura.
Il suo catalogo presenta numerose realtà riunite sotto il nome di ‘nebulose’, che successivamente si sono rivelate tutt’altro, da resti di supernove ad ammassi stellari. Fino all’alba del XX secolo qualsiasi oggetto celeste dall’aspetto confuso e non localizzato chiaramente veniva liquidato come ‘nebulosa’, mentre le nebulose vere e proprie sono in realtà nubi di polvere interstellare e gas ionizzati, spesso scintillanti. Per ironia della sorte, Messier 28, indicato come un qualcosa ‘privo di stelle’, è invece un ammasso tra i più spettacolari per il fulgore degli astri che lo compongono.
L’errore compiuto da Charles Messier è però comprensibile: dalla Terra il cluster è poco riconoscibile ed è visibile molto debolmente, anche a causa dell’effetto della nostra atmosfera. Solo con l’avvento di strumenti più moderni e grazie alla grande sensibilità di Hubble è stato possibile definire la vera natura dell’ammasso ed ammirarlo in tutta la sua magnificenza. Messier 28 fa parte di uno specifico album fotografico che lo storico telescopio Nasa-Esa ha dedicato agli oggetti del catalogo Messier.