Sono passati solo pochi mesi dall’annuncio della scoperta di Hiawatha il primo cratere da impatto meteoritico mai scoperto sotto la calotta polare e precisamente, nel nord est della Groenlandia. Ora questo record è stato battuto dal ritrovamento di un secondo cratere largo 35 chilometri – ben cinque chilometri in più del primo- individuato grazie alle osservazioni satelliti Terra e Aqua e della missione Ice Bridge della Nasa, a circa 183 chilometri di distanza da Hiawatha. Se le misure verranno confermate, questo nuovo cratere diventerebbe il 22esimo per estensione sulla Terra. Dopo la scoperta del cratere Hiawatha gli scienziati hanno continuato ad osservare le calotte polari dell’area alla ricerca di altri esempi.
Grazie alle immagini satellitari, hanno individuato lo stesso schema circolare presente nel primo cratere, confermato anche da ArticDem, un programma in grado di creare un modello in elevazione in alta definizione dell’intero Artico. I due cratere, sebbene piuttosto vicini, non sembrano risalire alla stessa epoca: nel dettaglio, il secondo cratere sembra essere due volte più eroso del primo.
Questo fatto non esclude che i due possano essersi formati a causa di un singolo evento come un impatto di un asteroide binario. L’unica certezza – secondo quanto emerso dallo studio – è che il secondo cratere non può essere considerato un gemello di Hiawatha, nel frattempo il team Nasa sta esplorando l’area alla ricerca di un terzo cratere, un’ipotesi improbabile ma che non può essere esclusa del tutto.