Nasa con Mms, l’esplosiva attrazione magnetica
Grazie all’osservatorio spaziale la Nasa ha registrato un processo di riconnessione magnetica, fenomeno tanto comune quanto raro da intercettare
Per saperne di piùInserito da Manuela Di Dio | 16 Novembre, 2018 |
Grazie all’osservatorio spaziale la Nasa ha registrato un processo di riconnessione magnetica, fenomeno tanto comune quanto raro da intercettare
Per saperne di piùInserito da Redazione | 16 Novembre, 2018 |
Secondo le teorie attuali, le stelle della nostra galassia girano intorno al nucleo con un moto di rotazione in equilibrio dinamico. Un nuovo studio basato sui dati di Gaia mette in dubbio questa ipotesi
Per saperne di piùInserito da Valeria Guarnieri | 16 Novembre, 2018 |
Il telescopio Alma ha osservato una galassia distante che sta divorando tre piccole e vicine ‘colleghe’. Lo studio pubblicato su Science
Per saperne di piùInserito da Giulia Bonelli | 15 Novembre, 2018 |
Il visitatore interstellare proveniente da un sistema solare distante osservato l’anno scorso è più piccolo e più luminoso del previsto: lo studio grazie ai dati del telescopio spaziale Spitzer
Per saperne di piùInserito da Giuseppina Pulcrano | 15 Novembre, 2018 |
Le missioni umane lunari in capo alla Nasa sono state approvate anche dai sostenitori delle missioni umane su Marte. Le tecnologie e le sfide per la conquista della Luna possono tornare utili a superare quei rischi tecnologici associati alla conquista umana di Marte e successive missioni.
Per saperne di piùInserito da Fulvia Croci | 15 Novembre, 2018 |
Approvata l’estensione della vita operativa di cinque missioni. L’Esa ha anche confermato il proprio contributo ad altre cinque missioni guidate da altre agenzie
Per saperne di piùInserito da Ilaria Marciano | 14 Novembre, 2018 |
Trovato un pianeta freddo in orbita attorno al secondo sistema stellare più vicino al nostro. Lo studio su Nature
Per saperne di piùInserito da Giulia Bonelli | 14 Novembre, 2018 |
Un team internazionale di astronomi ha scoperto una galassia nana “fantasma” nascosta dal disco della Via Lattea. Il risultato grazie ai dati del satellite Gaia dell’Esa
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