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In occasione della cerimonia per la Giornata cinese dello spazio a Shanghai, l’Agenzia Spaziale Nazionale Cinese (Cnsa) ha annunciato che agli scienziati di sette istituzioni di sei Paesi, tra cui gli Stati Uniti, sarà concessa la possibilità di analizzare le rocce lunari raccolte dalla missione Chang’e-5, la quinta missione del programma cinese di esplorazione lunare.

L’annuncio arriva in un periodo in cui la competizione con gli Stati Uniti sull’esplorazione lunare si intensifica. Tramite i successi del suo programma spaziale lunare, la Cina punta a costruire nuovi partenariati internazionali e a espandere la sua diplomazia spaziale: in occasione delle sue prossime missioni di atterraggio al polo sud lunare Chang’e-7 prevista per il 2026 e Chang’e-8 prevista nel 2028, l’agenzia spaziale cinese offrirà opportunità di ricerca e carichi utili ai Paesi partecipanti alla Stazione Internazionale di Ricerca Lunare (ILRS), un’alternativa guidata dalla Cina al programma lunare Artemis degli Stati Uniti.

Shan Zhongde, a capo della Cnsa, ha dichiarato che il programma di esplorazione lunare della Cina continuerà ad accettare richieste internazionali per la ricerca sui campioni lunari, esprimendo la speranza che gli scienziati globali facciano nuove scoperte che espandano la conoscenza umana e portino benefici all’umanità.

Dopo l’esperienza virtuosa della Stazione Spaziale Internazionale, la cooperazione in ambito spaziale per la realizzazione di grandi imprese scientifiche e tecnologiche si dimostra ancora una volta una strada che costruisce ponti capaci di superare confini e tensioni geopolitiche.

Un rendering del lander lunare Chang'e-8 sulla superficie della Luna

 

 

Foto in alto: Un panorama restituito dal lander Chang’e-5, mostra il braccio robotico di campionamento e i segni della pala nella regolite lunare. Crediti: Cnsa/Clep

Immagine a sinistra: Un rendering del lander lunare Chang’e-8 sulla superficie della Luna. Crediti: Cnsa