Torna agli onori della cronaca il quarto pianeta del Sistema Solare per uno studio dedicato alla densità della sua superficie, un elemento che la comunità scientifica tiene in considerazione per comprendere al meglio la struttura interna di Marte e la sua evoluzione. La ricerca, condotta da un team del Goddard Space Flight Centerdella Nasa, è stata illustrata nell’articolo “Evidence for a low bulk crustal density for Mars from gravity and topography”, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.

Il gruppo di lavoro ha riscontrato che la crosta del Pianeta Rosso è meno densa di quanto ritenuto in passato e che questa peculiarità potrebbe essere di grande aiuto per delineare ulteriormente le fasi di formazione ed evoluzione del corpo celeste; secondo gli studiosi, infatti, la crosta va considerata come il prodotto finale di quanto accaduto durante la storia del pianeta. Dopo aver effettuato una mappatura, i ricercatori hanno stimato che la densità media della crosta di Marte è pari a 2,582chilogrammi per metro cubo, un dato comparabile con quello della crosta lunare e simile a quello della crosta oceanica della Terra (2,900 chilogrammi per metro cubo).

Il valore è stato calcolato in base al campo gravitazionale del Pianeta Rosso, il cui modello è stato creato utilizzando sia i dati raccolti dai satelliti, sia specifici strumenti matematici. Le precedenti valutazioni, invece, si fondavano soprattutto sulla composizione del suolo e delle rocce di Marte, ma secondo gli autori del paper questi dati non sono sufficienti perché occorre considerare i processi erosivi che tali elementi hanno subito nel tempo. Il nuovo approccio di ricerca impiegato dagli scienziati del Goddard ha infatti consentito di trarre maggiori informazioni sul campo gravitazionale del pianeta, e quindi sulla crosta, da set di dati già a disposizione. Gli studiosi contano di poter confermare la loro scoperta con le informazioni che verranno fornite dalla prossima missione Nasa su MarteInSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport), che potrà studiare anche la struttura interna del Pianeta Rosso e il cui lancio è previsto nel maggio 2018.

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Nella foto in alto, la mappatura di Marte realizzata in base allo studio degli scienziati: le aree dove la crosta è più spessa è indicata in rosso, mentre quelle dove è più sottile sono evidenziate in azzurro. La zona inquadrata è quella delle Valles Marineris e dei Tharsis Montes (cliccare qui per la foto in alta risoluzione).