Uno scenario caratterizzato da delicate geometrie nei toni del grigio, abbracciate da fasce più scure sullo sfondo: così, lo scorso 25 aprile, si sono presentati il polo nord e gli anelli di Saturno all’obiettivo della Wide-Angle Camera di Cassini; l’immagine, resa nota solo ora, fa parte del vasto patrimonio di dati e foto raccolto dalla sonda in oltre 13 anni di missione. Cassini ha salutato la comunità scientifica e il grande pubblico lo scorso 15 settembre, ma continua a vivere nella sua straordinaria eredità e non cessa di riservare sorprese ai ricercatori impegnati nell’analisi dei suoi dati e ai semplici appassionati.
Il polo nord di Saturno è stato immortalato da Cassini ad un distanza di oltre 440mila chilometri ed ad un angolo Sole-pianeta-sonda di 111 gradi. La foto è stata realizzata con uno speciale filtro che lascia passare le lunghezze d’onda del vicino infrarosso centrate a 752 nanometri. L’immagine è stata scattata quando la calotta settentrionale del pianeta si trovava in una condizione ottimale di illuminazione, quasi al solstizio d’estate. Nella foto spicca la nota struttura ad esagono che abbraccia il vortice del polo nord, visibile come una macchia lievemente più scura al centro della forma geometrica e considerato una specie di ‘occhio del ciclone’. Quando Cassini iniziò il suo imponente lavoro di ricerca di Saturno l’emisfero nord del pianeta era avvolto nell’oscurità. Questa criticità, tuttavia, non ha scoraggiato la sonda che, grazie agli strumenti in grado di individuare le radiazioni infrarosse, ha potuto comunque osservare il polo nord.
Frutto della collaborazione tra Nasa, Esa ed Asi, la missione Cassini ha avuto come obiettivo lo studio di Saturno e del suo sistema di anelli e lune, con particolare riguardo a Titano. La complessità del pianeta e del suo vasto ‘entourage’ di satelliti naturali, infatti, rappresenta un elemento di grande rilievo per analizzare i processi di evoluzione di un sistema planetario. Lanciata il 15 ottobre 1997, Cassini ha raggiunto Saturno dopo 7 anni di viaggio, durante i quali ha percorso oltre 3 miliardi e mezzo di chilometri, inserendosi nell’orbita del pianeta il 1° luglio 2004. Superata brillantemente la ‘maggiore età’, la sonda è stata attiva fino al 15 settembre 2017, giorno del suo ‘Grand Finale’.