Hawaii, 6 maggio. ASTER, L’Advanced Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer, a bordo del satellite “Terra”, della NASA, cattura in una immagine nuovi hotspot, punti di risalita di roccia fusa, sul crinale del vulcano Kilauea.
Le nuove spaccature, immortalate con gli infrarossi termici, appaiono in giallo nella foto e sono i nuovi punti di uscita per sbocchi di lava, formatisi, in tempo reale, sotto gli “occhi” del satellite per il telerilevamento “Terra”, il 6 maggio. Nell’immagine, la vegetazione compare in rosso, mentre le aree nere e grigie denotano precedenti flussi di lava. Una seconda foto mostra segmenti gialli e verdi che rappresentano i pennacchi di grandi quantità di gas di ossido di zolfo che si sono sprigionati contemporaneamente alle nuove fratture del vulcano e che hanno comportato l’evacuazione dell’area.
Dopo lo sciame sismico propagatosi dal 30 aprile a causa del collasso del pavimento del cratere e un terremoto di magnitudo 6.9, il Kīlauea, in lingua polinesiana “nuvola di fumo che sale”, si conferma come uno tra i vulcani più attivi del mondo, in costante attività dal 1983. L’attuale fenomeno eruttivo si sviluppa sotto l’obiettivo del sensore remoto ASTER, che fornisce, dal febbraio 2000, immagini ad alta risoluzione della superficie terrestre in 14 lunghezze d’onda diverse, creando dettagliate mappe della temperatura, emissività, riflettanza ed elevazione.