E il segnale è giunto, all’inizio del nuovo anno facendo del capodanno della Nasa, un capodanno speciale. Il segnale era quello proveniente dalla sonda New Horizons che sei ore dopo essere stato emesso ha raggiunto chi lo attendeva sulla Terra, confermando un successo storico per l’esplorazione umana, il sorvolo di un oggetto della cintura di Kuiper, MU69, denominato, grazie ad un concorso pubblico, Ultima Thule, spingendo l’esplorazione umana di mondi lontani dove mai prima d’ora.
New Horizons è stato lanciato nel gennaio 2006 destinazione Plutone, che ha raggiunto a luglio 2015, realizzando numerose immagini e misurazioni scientifiche del pianeta nano, restituendoci immagini mozzafiato di un paesaggio ghiacciato e un’eccentrica schiera di lune, prima solo ipotizzate. La Nasa ha poi in seguito esteso la missione includendo ulteriori studi sulla fascia di Kuiper, una regione a forma di ciambella di antichi corpi rocciosi siti oltre l’orbita di Nettuno. Questa vasta regione dello spazio contiene potenzialmente miliardi di piccoli oggetti lasciati dalla formazione del sistema solare che potrebbero contenere informazioni chiave per comprendere la formazione planetaria.
Grazie al telescopio spaziale Hubble, i membri del team di New Horizons hanno individuato 2014 MU69 nel percorso della sonda, selezionandolo come prossimo obiettivo della missione. In questa occasione la sonda si avvicinerà all’obiettivo tre volte più vicino di quanto non abbia fatto con Plutone.
Ad un miliardo e mezzo di chilometri oltre Plutone, New Horizons ha sorvolato Ultima Thule a soli 3.500 chilometri dalla sua superficie, fornendo il primo sguardo ravvicinato su ciò che gli scienziati considerano uno degli antichi mattoni dei pianeti.
L’immagine di questo lontanissimo oggetto è stata raccolta il 4 gennaio mentre tutti i dati raccolti arriveranno nei prossimi venti mesi.